ROMA. Il ministro dell’economia, Pier Carlo Padoan, in un videomessaggio che ha aperto la due giorni del convegno “Digitale per la crescita” a Capri ha affermato che “l’economia italiana sta uscendo dalla crisi, i numeri sono incoraggianti in termini di crescita, occupazione e redditi delle famiglie, che stanno dando sostegno alla ripresa e agli investimenti delle imprese”. Questa uscita avviene ancora con qualche fatica, ammette il numero uno di via XX settembre, rilevando che l’Italia deve affrontare due problemi profondi: il primo è quello di uscire dalla crisi finanziaria globale che ha colpito anche il Belpaese, portando via 10 punti di Pil, mentre il secondo è quello di affrontare problemi accumulati da venti anni. Come ritardi negli investimenti che oggi rendono difficile la ripresa, al di là di certi limiti. In questo senso, la sfida dell’Italia e del Governo è quella di approfittare della crisi per andare oltre i limiti lasciati alle spalle, accrescendo la capacità potenziale di produrre ricchezza.
Il ministro ha anche dichiarato che l’Italia ha enormi potenzialità, vantando la seconda economia manifatturiera in Europa. A livello globale è il quinto paese in termini di competitività. Il capo del dicastero, indica anche quali possono essere i due principi per fare economia per la crescita : messa in campo e uso più intelligente possibile di tutti gli strumenti. Ecco perché la politica del Governo si basa su una riduzione delle tasse dal 2014 al 2018. Infine Padoan, ha affermato che” le nuove tecnologie hanno un carattere pervasivo e cambiano radicalmente il modo di fare economia e di produrre ricchezza, lo Stato deve fare un salto adeguato a questa sfida. Mi piacerebbe uno Stato 4.0, per essere più precisi, una pubblica amministrazione 4.0”. Non a caso – ha aggiunto – “ la riforma della pubblica amministrazione è uno dei punti centrali della strategia del Governo ed è in fase di implementazione”.
Fabio D’Amora