Hanno mandato i figli al campo estivo organizzato dalla parrocchia per fare vivere ai propri figli una esperienza di formazione e di svago. Ma l’esperienza – come riporta il Gazzettino di Padova – si è rivelata un vero e proprio incubo per alcuni ragazzini delle scuole medie della parrocchia dell’Arcella. “Fin da subito gli animatori hanno applicato punizioni con metodi da caserma, ma poi sono arrivate addirittura le bastonate”, denunciano i genitori di tre dodicenni, che domenica, quando hanno riabbracciato i figli al ritorno da San Pietro di Barbozza, sopra Valdobbiadene (Tv), sono rabbrividiti ai loro racconti. Un ragazzino è stato trasportato al pronto soccorso di Camposampiero, dove è stato dimesso con 4 giorni di prognosi per contusioni al dorso e alla gamba destra. Per i genitori è dovuta ad “un’aggressione da parte di un animatore”.
I genitori hanno immediatamente contattato il parroco, padre Nando Spimpolo, per avere delle spiegazioni. Il religioso, contattato dal quotidiano di Padova, ha buttato acqua sul fuoco su quanto denunciato dai genitori dei ragazzini. “È vero, ci sono stati dei disguidi — ha spiegato il religioso al quotidiano locale — ma dire che sono stati applicati metodi da caserma e che i ragazzini sono stati maltrattati mi sembra proprio un’esagerazione”.
Il gruppo che ha partecipato al campo estivo era composto da una trentina di ragazzini di prima e seconda media ed accompagnato da nove animatori — sui 17 anni — e da cinque adulti. Come hanno raccontato i ragazzi già la prima sera erano stati tolti i cellulari per poter chiamare casa “come punizione per non essersi comportati bene”. La situazione sarebbe degenerata, come hanno raccontato gli adolescenti ai genitori — “al punto che alcuni sono stati picchiati con bastoni e doghe di legno della rete del letto su gambe e schiena, nella loro stanza di notte. Un ragazzino avendo ricevuto una bastonata sulla schiena ha avuto difficoltà a respirare”.