Sarà più conveniente per tutti pagare un semplice caffè al bar con la carta di credito: il cliente farà una transazione utile ad avere il bonus sull’uso della moneta elettronica, che richiede un numero minimo di operazioni. Ed il gestore del locale non pagherà le commissioni sull’utilizzo del Pos.
Lo prevede l’accordo raggiunto a Palazzo Chigi tra il Governo e gli operatori del settore, in base al quale verranno azzerate le commissioni sugli acquisti fino a 5 euro con pagamento elettronico.
Accordo che rientra nel piano cashless con cui si punta a potenziare l’uso di carte di credito, Bancomat, app o bonifici a discapito dei contanti. Un piano che prenderà il via il 1° dicembre che rimborserà ai consumatori il 10% delle spese sostenute con strumenti tracciabili per un massimo di 3.000 euro all’anno, il che garantirà un rimborso di 300 euro.
Il bonus verrà accreditato sul conto corrente del consumatore ogni sei mesi, la prima volta a giugno e la seconda a fine anno. Occorrerà aver fatto almeno 50 transazioni in un semestre: ecco perché conviene pagare con carta di credito anche il caffè al bar, visto che, oltretutto, grazie all’accordo di ieri, l’esercente non pagherà le commissioni sul Pos per le operazioni fino a 5 euro. Non vengono considerati, però, gli acquisti online, visto che lo scopo del bonus è quello di eliminare progressivamente l’utilizzo dei contanti.
E poi c’è il “superpremio”: i primi 100mila utilizzatori delle carte di pagamento otterranno un rimborso di 3.000 euro, cioè 1.500 euro ogni semestre. Il 1° gennaio 2021, infine, partirà la lotteria degli scontrini: ogni acquisto fatto con carta di credito, Bancomat o app sarà abbinato al codice fiscale del consumatore per poter partecipare all’estrazione dei premi in denaro. Si potrà vincere fino a 5 milioni di euro. Non in contanti, ovviamente.