Malala Yousafzai, l’attivista pakistana ferita alla testa lo scorso 9 ottobre, dovrà volare di nuovo alla volta del Regno Unito, per sottoporsi ad un nuovo intervento chirurgico per la ricostruzione cranica presso l’ospedale Regina Elisabetta di Birmingham. Lo rendono noto i medici britannici citati dalla ‘Bbc’. Il primo dei due interventi chirurgici a cui la studentessa sarà sottoposta prevede l’inserimento di una piastra metallica all’interno del cranio per ricostruirlo. Il secondo intervento, consiste nel montaggio di un piccolo apparecchio elettronico che fornisce il senso del suono a chi è completamente sordo o ha gravi problemi di udito, dopo che i medici avevano decretato che Malala era completamente sorda dall’orecchio sinistro dopo essere stata colpita a bruciapelo, con l’onda d’urto che le ha distrutto il timpano e le ossa. “Il suo recupero è notevole e dimostra la sua forza e la sua volontà di stare meglio – ha detto Dave Rosser, direttore medico dell’ospedale Regina Elisabetta – Senza dubbio, l’operazione a cui è stata sottoposta in Pakistan le ha salvato la vita”. Il medico infine ha aggiunto, che per una ripresa totale ci vorranno altri 15 o 18 mesi.
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