Nell’ambito del Piano Mattei per la regione del Nord Africa, “e a nemmeno un mese dalla visita del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni in Libia”, si registrano “i primi seguiti operativi in diversi settori d’interesse comune”. Lo spiegano fonti di Palazzo Chigi. In particolare, la missione del Presidente del Consiglio “ha prodotto il lancio di un programma per lo sviluppo agricolo sostenibile su una superficie di oltre 5.000 ettari; grazie alle eccellenze di realtà aziendali e accademiche italiane”.
Il progetto pilota, sottolineano le stesse fonti, “è strutturato in modo tale da attivare in successione anche altri settori: quali quello dell’allevamento ovino/caprino e ittico. Creerà, anche con l’indotto, 1.500 posti di lavoro e sarà esecutivo già dal prossimo autunno”. “Un concreto avanzamento” si è registrato in queste ore “anche nelle interlocuzioni tra Poste italiana e la Libyan Post Telecommunications Information Technology Company (Lptic)”, viene inoltre spiegato.
Nel corso di un bilaterale a Roma sono stati creati i presupposti “per un ulteriore consolidamento del rapporto con un accordo ufficiale che punterà” su alcuni temi specifici:
“Sviluppare il settore dei servizi postali in Libia sfruttando il know-how di Poste italiane;
consentire alla Lptic di fungere di principale hub verso l’Africa e l’Europa;
sviluppare i settori dell’e-commerce e dei sistemi di pagamento elettronico in Libia;
un potenziamento delle capacità logistiche e delle spedizioni internazionali di Lptic”.
Il Piano Mattei nasce anche in risposta alla crisi energetica dovuta all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, in una logica (anche) di diversificazione degli approvvigionamenti, permeato su due pilastri fondamentali: fare dell’Italia lo snodo europeo per l’importazione di energia attraverso il Mediterraneo, e lanciare una strategia di sostegno alla crescita e allo sviluppo sostenibile di alcune regioni del continente africano, anche con l’obiettivo dichiarato di ridimensionare l’arrivo di migranti in Italia.
Piano Mattei, a Palazzo Chigi tavolo tecnico di coordinamento sulla sicurezza energetica
Ebbene, la risposta a queste sfide sta nel mettere insieme sviluppo sostenibile e transizione energetica. Lo sviluppo richiede energia. E l’energia è il primo motore di sviluppo. L’accesso all’energia è essenziale per l’inclusione sociale e necessario per lo sviluppo industriale, senza il quale non c’è lavoro e lotta alla povertà. Senza elettrificazione lo sviluppo sostenibile è impossibile. Dunque è in questa ottica che si è svolta a Palazzo Chigi la quarta riunione del Tavolo Tecnico di Coordinamento sulla Sicurezza Energetica nell’ambito del Piano Mattei per l’Africa.
La mappatura complessiva delle infrastrutture di interconnessione energetica
La riunione ha consentito di procedere all’avvio formale del progetto “Una tabella di marcia per connettere l’Africa all’Europa per la produzione di energia pulita”, finanziato dalla Commissione europea e attuato dalla Banca Mondiale. A sostegno degli obiettivi del Piano Mattei per l’Africa e in particolare della sua dimensione energetica, il progetto svilupperà una mappatura complessiva delle infrastrutture di interconnessione energetica – esistenti e in fase di progettazione – capaci di sostenere un afflusso di energia pulita dall’Africa all’Europa tramite il territorio nazionale, assicurando all’Italia un ruolo di snodo strategico fra i due continenti.
Piano Mattei sulla sicurezza energetica, intorno al tavolo tutti i principali soggetti pubblici a sostegno del progetto
Alla riunione, allora, presieduta dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, hanno preso parte rappresentanti della Commissione europea, della Banca Mondiale, nonché di tutti i Ministeri che compongono il Tavolo Tecnico (Esteri, Mef, Mase, Dipartimento Politiche europee, Mimit, Mise, Masaf), al fine di allineare tutti i principali soggetti pubblici a sostegno del progetto.
Riflettori puntati su produzione, trasmissione e distribuzione dei flussi energetici tra Europa e Africa
L’obiettivo del Tavolo Tecnico, istituito il 20 novembre 2023 assieme al Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, è quello di assicurare la condivisione delle diverse iniziative legate alla produzione, trasmissione e distribuzione dei flussi energetici fra l’Europa e il continente africano, in linea con il Piano Mattei, che mira ad uno sviluppo condiviso con la Sponda Sud del Mediterraneo, assicurando una maggiore sicurezza e diversificazione energetica.