“L’insulto e l’accusa di comportamenti illegali trascendono dalla normale e giusta dialettica sindacale.
Questa azienda si appresta a gestire progetti PNRR e Reac-EU per decine e decine di milioni e per farlo con logiche e metodi professionali e di qualità, deve innanzitutto valorizzare le professionalità interne e riorganizzare al meglio tutti i settori al suo interno per affrontare al meglio queste importanti sfide.
Questa azienda si appresta a gestire progetti PNRR e Reac-EU per decine e decine di milioni e per farlo con logiche e metodi professionali e di qualità, deve innanzitutto valorizzare le professionalità interne e riorganizzare al meglio tutti i settori al suo interno per affrontare al meglio queste importanti sfide.
Proprio questo prevede la legge e ancor di più nel momento sia il Consiglio che l’amministrazione comunale hanno dato precise direttive per il blocco delle procedure concorsuali nel periodo elettorale.
Spiace che un sindacato tenti di sollevare un polverone in cerca di visibilità, soprattutto in questo momento politico ed in questo periodo cruciale per l’Azienda, con un atteggiamento che conferma la poca propensione al dialogo, con logiche ormai vecchie e superate che non fanno altro che danneggiare l’azienda e i suoi lavoratori. Per fortuna è un caso isolato e il corretto dialogo e confronto sindacale prosegue con tutte le sigle.”
Lo dichiara l’amministratore unico di Amap Alessandro Di Martino, commentando la nota diffusa da una sigla sindacale, nella quale si parla di “logiche politiche e non industriali” nella gestione dell’azienda.