Palermo. Legalità-Vittime di violenza diventano imprenditrici

Dai Centri antiviolenza le prime dieci richieste di  donne, fuggite dai loro aguzzini, che per affrancarsi intendono avviare  una propria attività imprenditoriale usufruendo del “Microcredito di  libertà”, il nuovo prestito agevolato fino a 50mila euro a tasso zero  fino a sette anni, con garanzia di Mcc e con l’assistenza di un tutor,  reso disponibile per la prima volta in Italia grazie ad un protocollo  firmato a Palermo lo scorso 25 novembre, Giornata mondiale contro la  violenza di genere, tra l’Ente nazionale per il Microcredito e Fidimed,  intermediario finanziario nazionale 106 Fintech vigilato da Bankitalia.

Alcune di queste richieste arrivano dalla Sicilia e una, in particolare,  punta al settore del turismo per realizzare e gestire un’attività  ricettiva innovativa. Lo ha annunciato Marco Paoluzi, responsabile Area  credito dell’Ente nazionale per il Microcredito, intervenendo a Cefalù  all’assemblea dei soci di Fidimed che ha approvato il Bilancio 2022.

“Il progetto del ‘Microcredito di Libertà’ è partito operativamente da  poco – ha spiegato Paoluzi – e già sta dando risposte alle esigenze  delle donne assistite dai Centri antiviolenza che vogliono trovare in  questo prestito sociale uno strumento di riscatto e di indipendenza e un  modo per emanciparsi dalla violenza economica, che è una componente  fondante della violenza e della disparità di genere. In Fidimed – ha  aggiunto Paoluzi – abbiamo trovato un partner finanziario nazionale che  si è candidato a essere la nostra sponda per erogare il Microcredito di  libertà su tutto il territorio nazionale. E’ un intermediario che si è  digitalizzato e, quindi, è in grado di rispondere con immediatezza ad  ogni tipo di esigenza. Anche in Sicilia – ha concluso – stiamo  incontrando i Centri antiviolenza e stiamo ragionando con loro sul modo  migliore per essere i nostri Hub in grado di intercettare sul territorio  le idee delle vittime che hanno voglia di affrancarsi e aiutarci a  renderle libere economicamente attraverso il prestito agevolato erogato da Fidimed per reinserirsi alla pari nella società”.

Da parte sua Giuseppe Pignatelli, responsabile Divisione Imprese di  Banca Progetto, di cui Fidimed è partner, ha riferito che la Banca,  reduce “da un 2022 chiuso con numeri molto importanti e soddisfacenti,  che stanno proseguendo con lo stesso trend nel primo trimestre del 2023,  anche in Sicilia grazie a Fidimed, ha aggiunto un nuovo impegno a  sostegno delle necessità finanziarie delle Pmi, con un’attenzione molto  forte e specifica tesa a supportare le imprese nel ‘mettere a terra’ le  risorse del Pnrr. Forniamo, cioè, un significativo sostegno a tutte le  imprese che partecipano e vincono i bandidel Pnrr tramite due strumenti  molto efficaci: il ‘lending’ nella fase antecedente la cantierizzazione,  e il factoring durante la realizzazione dell’intervento, quindi con l’acquisizione dei crediti derivanti dal contratto d’opera. Così Banca  Progetto accompagna le Pmi durante tutta la vita dell’investimento,  dalla partecipazione ai bandi fino alla fase di cantierizzazione e di  realizzazione dell’investimento”.

Microcredito di libertà e Pnrr, due belle novità per l’attività di  Fidimed, che l’Osservatorio nazionale sui Confidi italiani, presentato  lo scorso 11 maggio dal Comitato Torino Finanza, ha classificato ai  primi posti del sistema Paese per redditività, efficienza e validità del  business.

L’A.d., Fabio Montesano ha illustrato all’Assemblea dei soci i risultati  del 2022, che vedono un utile cresciuto del 62%, un Total capital ratio  salito al 24,9%, un Cost income ratio dimezzatosi al 58%, ben al di  sotto della media dei confidi che è il 90% (“Dati che ci riconoscono tra  le migliori performance del sistema”, ha detto Montesano); un totale di  erogazioni dirette, anche tramite Banca Progetto, che sfiorano i 500  milioni di euro, più 194 operazioni garantite nel 2022 per quasi 24  milioni, a beneficio di una platea che si è ampliata fino a comprendere  3.526 aziende in tutta Italia.

Fabio Montesano ha ufficializzato “l’avvenuta digitalizzazione di  Fidimed e la sua trasformazione in soggetto Fintech. Questa sfida – ha  concluso – ci proietta in una fase di grande evoluzione. Per vincerla abbiamo cambiato il provider e digitalizzato tutti i nostri sistemi e  processi informatici, abbiamo migrato tutti i dati nella nuova  dimensione per rispondere ancora meglio a tutte le esigenze delle  imprese. Siamo più semplici, possiamo cogliere meglio tutti gli elementi  possesso delle banche dati e utilizzare l’Intelligenza artificiale per  rendere tutti i processi più digitalizzati. Questo migliora la nostra  capacità di comprendere e soddisfare le esigenze di credito delle  imprese”.

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