L’antropologo forense, Matteo Borrini, incaricato dal procuratore della Repubblica di Nicosia, Fabio Scavone, ha effettuato la ricostruzione facciale su un cadavere, trovato 3 anni fa in un pozzo ad Agira, a Palermo. La ricostruzione potrebbe aiutare a dare un’identità a quel corpo, che non un nome. Gli inquirenti non sono riusciti a risalire all’identità dell’uomo. Secondo le analisi del professore, si tratterebbe di un maschio di età compresa tra i 55 e i 60 anni di origine caucasica, alto circa un metro e ottanta. Dalle indagini dell’antropologo, inoltre, è emerso che la morte risalirebbe tra la tarda primavera e l’estate del 2009. In più, Borrini ha evidenziato nella sua relazione come il soggetto fosse affetto da osteoartrite, il che potrebbe avergli fatto tenere un’andatura claudicante. Le fotografie della ricostruzione verranno presto diffuse, per cercare di stabilire l’identità dell’uomo e chiudere il caso.
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