Palermo sequestrata discarica Bellolampo

La procura di Palermo ha emesso un provvedimento urgente di sequestro della discarica di Bellolampo dove vengono smaltiti i rifiuti del capoluogo e di altri comuni della provincia. I pm ipotizzano il rischio di un disastro ambientale causato dalla formazione di un enorme lago di percolato. “Abbiamo strutturato il provvedimento di sequestro della discarica palermitana di Bellolampo in modo da evitare la chiusura della discarica stessa”, ha detto il procuratore capo di Palermo Francesco Messineo parlando con i giornalisti del provvedimento urgente di sequestro deliberato questa mattina per il reato di disastro ambientale. Al momento l’inchiesta è stata aperta contro ignoti. “Il provvedimento prevede l’affidamento in custodia all’assessore regionale ai rifiuti, Nicolò Marino – spiega ancora il capo della Procura – che ha manifestato la piena volontà di collaborazione con noi. La regione designerà un dirigente regionale per la gestione concreta della discarica”. “Le prospettive non sono del tutto negative perchè l’amministrazione regionale ha dimostrato un forte impegno in questo senso – dice ancora Messineo – Si tratta di rimediare a lunghe e prolungate carenze e molto gravi che si sono manifestate in questi anni. Noi ci auguriamo che questo provvedimento possa essere non la fine di un processo ma l’inizio di una fase virtuosa in cui sarà possibile riorganizzare la discarica. Ci sono molti provvedimenti da prendere. A partire dall’eliminazione del percolato”. “Si deve fare – dice – perchè il percolato a Bellolampo non ci può stare altrimenti si inquinano le falde acquifere. Poi va messa in sicurezza la discarica”. E il Procuratore aggiunto Vittorio Teresi spiega che il custode giudiziale non solo dovrà mettere in sicurezza la discarica ma anche occuparsi della tempestiva realizzazione della sesta vasca, già appaltata ma non ancora realizzata. Oltre al percolato la Procura si dice preoccupata per l’imminente chiusura della quinta vasca che sarà completa da fine aprile. A questo punto bisognerebbe terminare i lavori di realizzazione della sesta vasca prima ancora che la quinta vasca sia satura e venga chiusa. “C’è solo da sperare che non sorgano intoppi nella procedura di appalto – dice ancora il procuratore capo di Palermo, Francesco Messineo – Se tutto dovesse avvenire secondo le linee del programma ci potrebbe essere lo spazio per una continuazione della gestione della discarica. Altrimenti bisognerà affrontare un momento di criticità. Ma la situazione della discarica è quella che è, sequestrata o no”. Di fatto la Procura ha tolto l’amministrazione dalle mani dell’Amia.

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