PALERMO. Vertice in Procura a Palermo con i magistrati che indagano sul traffico di esseri umani. L’incontro è presieduto dal Procuratore aggiunto, Maurizio Scalia, che coordina le inchieste sui possibili contatti tra le organizzazioni di trafficanti di immigrati e il terrorismo di matrice islamica. Le indagini sono state intensificate nel febbraio scorso, quando al largo di Lampedusa una motovedetta italiana era stata colpita dai kalashnikov sparati da alcuni scafisti. Sono sette i magistrati che lavorano sulla tratta di migranti, quattro della Direzione distrettuale antimafia e tre della Procura ordinaria. Della Dda fanno parte Roberto Tartaglia, Anna Maria Picozzi, Gery Ferrara, Maurizio Agnello. Dell’ordinaria: Alessia Sinatra, Renza Cescon, Claudio Camilleri. La Dda di Palermo ha da tempo avviato un’indagine per associazione a delinquere finalizzata alla tratta e al traffico di esseri umani. Dalle ultime inchieste è emerso che ci sarebbero dei collegamenti tra gli scafisti e gruppi armati paramilitari operanti in Libia. Non è escluso che possano essere gruppi riferibili all’Isis. Tra i nomi ipotizzati spicca quello di Ghermay Hermias, un etiope residente in Libia, ritenuto il capo ed organizzatore delle tratte, ma anche John Mharay, un sudanese localizzato nella capitale di quel Paese, Karthoum e Abkadt Shamssedhin. C’è un’intercettazione che incastra Hermias, in cui l’uomo dice: “con l’ultimo barcone ho raccolto un milione di dollari”. Il gip di Palermo ha spiccato a marzo un mandato di arresto internazionale per Hermias, Mharay e Shamssedin.
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