epa05246498 (FILE) A file picture dated 18 October 2015 of then UEFA General Secretary Gianni Infantino, reacts during the draw for the play-off matches for UEFA EURO 2016 at the UEFA Headquarters, in Nyon, Switzerland. Swiss federal police raided UEFA offices in Nyon 06 April 2015 in relation to Tv contract details leaked in the Panama Papers. EPA/JEAN-CHRISTOPHE BOTT

Panama Papers: ‘La polizia svizzera perquisisce sede Uefa’

Anche la Procura di Roma, dopo quelle di Torino e Milano, intende muoversi sulla vicenda Panama Papers. I pm di piazzale Clodio stanno seguendo l’evolversi del caso che coinvolgerebbe anche cittadini italiani e in queste ore si sta valutando la possibilità di aprire un fascicolo di indagine. Pertanto, a breve potrebbero essere avviati accertamenti con l’affidamento di una delega alla Guardia di Finanza. La polizia svizzera ha appena perquisito la sede della Uefa a Nyon e sarebbero stati prelevati documenti riguardanti un contratto sui diritti televisivi, per la trasmissione della Champions League, stipulato con un’agenzia di marketing off-shore implicata nello scandalo di corruzione della Fifa. L’Uefa, in una dichiarazione all’Ansa, ‘conferma la visita degli investigatori svizzeri in merito alla vicenda relativa ai contratti conclusi con le società relativi ai diritti tv’. Dalla Confederazione europea fanno sapere di essere totalmente a disposizione per ulteriori chiarimenti. La Francia chiederà all’Ocse di seguire il suo esempio e reinserire Panama nella lista dei ‘Paesi non cooperativi’ in materia di trasparenza fiscale. Anche l’ex ministro dell’Economia ed ex direttore del Fondo monetario internazionale, Dominique Strauss-Kahn, è coinvolto nei traffici di denaro a società offshore rivelati nei Panama Papers, secondo il quotidiano francese ‘Le Monde’. Il fondo d’investimento lussemburghese Leyne, Strauss-Kahn & Parners (LSK), creato dal socio di DSK Thierry Leyne, avrebbe aiutato dei clienti ad aprire società offshore nei paradisi fiscali. In particolare, avrebbe aperto e domiciliato 31 società offshore attraverso una filiale denominata Assya Asset Management Luxembourg (AAML). Le società servivano ad aprire conti in banche domiciliate in Svizzera, in Lussemburgo o a Hong Kong. Anche lo scrittore peruviano, naturalizzato spagnolo, Mario Vargas Llosa, Nobel per la letteratura, comparirebbe nei Panama Papers. Lo scrittore e la sua ex moglie sarebbero stati azionisti per circa un mese nel 2010 di una compagnia offshore delle Isole Vergini britanniche. Lo riporta il sito spagnolo ‘El Confidential’, che ha ottenuto documenti filtrati dallo studio panamense Mossack Fonseca, al centro dello scandalo sui paradisi fiscali. Ma l’agente dello scrittore nega. Il sito scrive che alcune e-mail testimoniano che un rappresentante dello scrittore chiese agli avvocati di rimuoverlo dalla lista degli azionisti il 6 ottobre 2010, il giorno prima cioè di vincere il Nobel. L’agente dello scrittore, in un comunicato, si è detto sorpreso, assicurando che né Vargas Llosa né l’ex moglie hanno avuto mai rapporti con lo studio legale panamense Mossack Fonseca, al centro dello scandalo sui paradisi fiscali. Ed ha aggiunto che il suo assistito ha rispettato tutte le normative fiscali in Spagna e altrove.

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