Per giorni ha rischiato di non far partire il governo gialloverde perché il suo nome al ministero dell’Economia non andava bene. Ora il teorico del cigno nero e della guerriglia a questa Europa, preoccupato per i risvolti negativi della manovra e della probabile fine anticipata del governo Conte, sarebbe pronto a gettare la spugna. Andrebbero cambiate sia la composizione dell’esecutivo che lo strumento finanziari bocciato dall’Ue. Come riporta in Corriere della Sera Paolo Savona, ministro per gli Affari Europei, sarebbe pronto a dimettersi. Si racconta che ne avrebbe parlato anche con Matteo Salvini ma il capo della Lega, suo principale sponsor, non sarebbe riuscito a fargli cambiare idea. Tanto che ci sarebbe anche una data per staccare la spina: la metà del mese di gennaio del 2019, ovvero il momento più delicato per l’Italia, quando ci saranno le più importanti aste di Btp. Per Paolo Savona gli scossoni economici darebbero la spallata definitiva ad un governo dato già ‘al capolinea’. Una scelta sicuramente sofferta ma che non sorprenderebbe più di tanto visto che nei Palazzi romani si vocifera che Savona stia giocando una partita “alla Cossiga”, come sottolinea il Corsera: genio e sregolatezza. Tanto che solo pochi giorni fa, di Cossiga, il ministro degli Affari Europei ha citato una frase: “L’economia è un grande imbroglio politico”. Gennaio è dietro l’angolo.
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