VATICANO. “Non dobbiamo mai essere schiavi del lavoro, ma signori” e “invece sappiamo che ci sono milioni di donne e addirittura bambini schiavi del lavoro; questo è contro Dio e contro la dignità umana”. Lo ha detto il Papa nella udienza generale, dedicata alla dimensione della festa sottolineando che “l’ideologia del profitto vuole mangiarsi anche la festa, ridotta a un modo per far soldi e spenderli”. Questo modo di far festa, ha aggiunto, “è un brutto virus”.
Per il lavoro, specifica il pontefice, “c’è un comandamento, che riguarda ciascuno”. “In questo tempo di consumismo – ha aggiunto il Papa – ci sono gli schiavi del lavoro, questo è contro Dio e contro la dignità umana, e l’ossessione dello sviluppo e l’efficientismo della tecnica mettono a rischio i ritmi umani della vita, perché la vita ha i suoi ritmi umani”. “Il tempo del riposo, soprattutto domenicale – ha argomentato il Pontefice – è destinato a noi perché possiamo godere di ciò che non si compra e non si vende”.
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