Ritorna il consueto appuntamento domenicale con l’Angelus di Papa Francesco. Questa domenica il Pontefice ha rivolto il suo pensiero a tutte le persone che si trovano nelle carceri e nelle case di riposo. “In particolare – ha detto Bergoglio – vorrei menzionare i detenuti. Ho letto un appunto ufficiale della Commissione dei diritti umani che parlare del problema delle carceri sovraffollate che durante la pandemia potrebbero diventare una tragedia. Si prendano le misure necessarie per cercare di evitare diversi decessi”.
Il Pontefice ha ripreso anche l’appello dell’Onu per chiedere un cessate il fuoco globale e immediato: “Mi associo – ha detto il Papa citato da Repubblica – a quanti hanno fatto questo appello ed invito tutti a fermare ogni forma di ostilità, favorendo la creazione di un corridoio per l’aiuto umanitario“. “I conflitti – ha aggiunto Bergoglio – non si risolvono attraverso la guerra. Anzi è necessario superare gli antagonismi e i contrasti, mediante il dialogo e una costruttiva ricerca della pace“.
L’omelia durante la messa in Santa Marta Prima dell’Angelus Papa Francesco ha tenuto la consueta messa quotidiana in Santa Marta. E, durante l’omelia, ha rivolto un pensiero a tutte le persone che in questo momento non riescono a dare da mangiare ai figli o sono nel dolore. “Penso a tanta gente che piange – ha detto il Pontefice – gente isolata, gente in quarantena, gli anziani soli, le persone ricoverate, i genitori che non riescono a dare da mangiare ai propri figli perché non c’è lo stipendio. Anche noi, dal nostro cuore, li accompagniamo. E non ci farà male piangere un po’ con il pianto del Signore per tutto il suo popolo“.