Un Angelus particolare quello di Papa Francesco, l’ultimo con le Chiese chiuse ai fedeli. Dal 18 maggio le celebrazioni riprenderanno a ‘porte aperte’ nel rispetto delle misure anti-coronavirus. Il Pontefice dalla Biblioteca della Santa Sede si è soffermato sul Vangelo di domenica 17 chiedendo a tutti i fedeli di “camminare nella vita restando sempre nella strada segnata da Gesù“.
Bergoglio ha iniziato il Regina Coeli analizzando la liturgia odierna. “Gesù ci chiede di amarlo – ha detto il Pontefice – ma spiega: questo amore non si esaurisce in un desiderio di Lui. Richiede la disponibilità a seguire la sua strada e cioè la volontà del Padre“. Egli ci ama – ha aggiunto Francesco – senza chiedere nulla in cambio. E’ un amore gratuito quello di Gesù. E vuole che questo amore diventi la forma concreta della vita tra di noi. E’ questa la sua volontà.
In conclusione dell’Angelus il Pontefice ha paragonato la Parola di Dio alla vita perché “trasforma il cuore, la vita. E’ una parola che rinnova, che non giudica per condannare, ma risana e ha come fine il perdono“. Una parola – ha precisato Bergoglio – che è luce dei nostri passi. E tutto questo è opera dello Spirito Santo. Egli è il Dono di Dio, è Dio stesso, che ci aiuta ad essere persone libere, persone che vogliono e sanno amare, persone che hanno compreso che la vita è una missione.
Nella preghiera il Papa si è affidato alla Vergine Maria in quanto “modello della Chiesa che sa ascoltare la Parola di Dio e accogliere il dono dello Spirito Santo. Ci aiuti a vivere il Vangelo con gioia, nella consapevolezza che lo Spirito Santo ci sorregge e ci guida”.