E’ di nuovo un papa Francesco senza peli sulla lingua quello che ha parlato ieri all’Uisg, l’Unione internazionale delle superiore generali. “Tu non ti sei fatta religiosa per diventare la domestica di un chierico, no. Ma su questo aiutiamoci mutuamente: noi possiamo dire di no, ma se la superiora dice di sì… No, tutti insieme: servitù no. Servizio sì”. Con queste parole Bergoglio è tornato su un nervo scoperto della Chiesa, denunciato proprio dall’inserto Donne Chiesa mondo dell’Osservatore romano.
Il problema di tante suore sottomesse come colf nelle case di preti, vescovi, cardinali e anche in Vaticano, è reale. Magari cucinano per tavolate invitate a cena e loro devono stare in silenzio ai fornelli. L’inchiesta però un po’ ha fatto breccia. Ci sono cardinali che ora non solo le invitano alla tavola più spesso ma le portano dietro nei viaggi che devono svolgere per celebrazioni o incontri. Per andare serve comunque il permesso della superiora, per questo il Papa invita a collaborare. “Servizio sì – ha detto Francesco – tu lavori nei dicasteri, anche amministrando una nunziatura, come amministratrice, questo va bene, ma domestica no”.