Papa Francesco ha aperto lui l’assemblea generale dei vescovi italiani indicando con fermezza il nuovo cammino da intraprendere. I vescovi devono ritornare pastori che non si trincerano nella pastorale della conservazione. Devono essere semplici nello stile di vita, distaccati, poveri e misericordiosi, ben lontani dall’ambizione che genera consorterie e settarismi. L’opera dei pastori deve essere svolta anche ad evitare che chi si sente privato, oltre che del lavoro, anche della dignità, si arrenda al catastrofismo ed alla disperazione. Il richiamo è prettamente sociale e non politico, ed i vescovi hanno tre priorità da non disattendere: famiglia, lavoro ed immigrati.
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