ROMA. “Non ho invitato io il sindaco di Roma Marino a Filadelfia. Chiaro?”. Papa Francesco lo scandisce durante la conferenza stampa a bordo dell’aereo di ritorno dagli Usa in Vaticano. Io non ho fatto niente; ho chiesto anche agli organizzatori e neppure loro lo hanno invitato, riferisce il Papa. Lui si professa cattolico ed è venuto spontaneamente. ‘In relazione ad una domanda rivolta al Pontefice nel suo viaggio di ritorno dagli Stati Uniti, il Campidoglio precisa che né il sindaco, né nessun altro dell’amministrazione di Roma Capitale, ha mai detto di essere stato invitato da Papa Francesco agli eventi conclusivi dell’Eight World Meeting of Families’, fa sapere il Campidoglio con una nota a stretto giro. Il viaggio a Philadelphia del sindaco di Roma nasce da una serie di incontri avuti con le autorità del Comune americano: a giugno il sindaco Michael Nutter e l’arcivescovo Charles Chaput, insieme a una folta delegazione della città, hanno incontrato Ignazio Marino in Campidoglio proprio in preparazione del viaggio papale e per formulargli l’invito ufficiale. In vista dell’appuntamento dedicato alle famiglie, il sindaco aveva anche incontrato monsignor Vincenzo Paglia con il quale aveva anche discusso della sua presenza all’evento di Philadelphia. Il tutto nasce quindi da una domanda sbagliata nei presupposti e forse posta con l’intenzione di suscitare polemica. Durante la conferenza stampa, il Pontefice, rispondendo a una domanda, dice: “Io una star? No, il titolo che si deve usare per i papi è servo dei servi di Dio: un po’ diverso dalla star…”. “Le stelle sono belle da guardare, a me piace guardare il cielo stellato quando è estate. Ma il Papa deve essere il servo dei servi di Dio. Sì, nei media si usa questa parola ‘star’, ma c’è anche un’altra verità. Quante star abbiamo visto noi che poi si spengono e cadono? La stella è una cosa passeggera; invece essere servo dei servi di Dio è bello, non passa!’. Durante la conferenza stampa Francesco esprime questo desiderio: ‘Mi piacerebbe tanto andare in Cina. La Cina è una grande Nazione. Io amo il popolo cinese, gli voglio bene. Mi auguro che ci siano le possibilità di avere buoni rapporti. Abbiamo contatti, ne parliamo, andiamo avanti. Per me avere un amico, un Paese amico come la Cina, che ha una grande cultura e tante possibilità di fare cose buone, sarebbe una gioia. Parlando di migranti, Papa Francesco dice: ‘I muri, tutti i muri, crollano: oggi, domani o dopo cento anni, crollano. Il muro non è una soluzione. In questo momento, è vero che l’Europa è in difficoltà, per questa grande ondata migratoria. Ma dobbiamo essere intelligenti: non è facile trovare una soluzione, ma con il dialogo tra i Paesi va trovata. I muri, le barriere Il problema rimane e resta con più odio. I ponti, invece, sì che sono una soluzione’. Papa Francesco ribadisce la sua posizione sul no ai bombardamenti in Siria, iniziati ieri su iniziativa della Francia: ‘Non conosco bene la situazione politica e non la giudico. Ho sentito dire che la Russia era in una posizione e gli Usa ancora non erano ben chiari. Ma quando sento la parola ‘bombardamento’, penso a morte, a sangue. Ripeto quello che ho detto al Congresso Usa e alla’Assemblea Onu, evitare queste cose, evitare i bombardamenti. PEDOFILIA – Non usa mezze parole Papa Francesco, anche durante la conferenza stampa a bordo dell’aereo, per descrivere gli atti di pedofilia e gli abusi sessuali compiuti all’interno della Chiesa: “E’ accaduta una cosa bruttissima”. “Tanti vescovi hanno sofferto perché non sapevano questo, quando è scoppiato lo scandalo hanno sofferto tanto, uomini di Chiesa e di preghiera, veri pastori. E’ stata una grande tribolazione. Gli abusi sono stati quasi un sacrilegio – afferma il Papa – Sappiamo che gli abusi sono dappertutto, in famiglia, vicino a casa, in scuola, in palestra… ma quando un sacerdote fa un abuso è gravissimo, perché la vocazione del sacerdote è far crescere quel bambino, quella ragazza, verso l’amore di Dio, verso la maturità affettiva, verso il bene”.
E “invece di fare questo, lui l’ha ‘sfasciata’, il male l’ha sfasciata. Questo è quasi un sacrilegio e lui ha tradito la sua vocazione, la chiamata del Signore. Per questo, la Chiesa in questo momento soffre. Sono colpevoli anche quelli che hanno coperto questi abusi, anche alcuni vescovi che ha coperto questo. e’ una cosa bruttissima”.
AL RIENTRO, SUBITO NELLA BASILICA DI SANTA MARIA MAGGIORE – Appena giunto dagli Usa, dopo il viaggio apostolico che lo ha portato prima a Cuba e poi negli Stati Uniti, Papa Francesco dall’aeroporto di Roma Ciampino si è recato direttamente nella basilica di Santa Maria Maggiore, per un ringraziamento e una preghiera alla Madonna. Lo stesso gesto lo aveva compiuto il 18 settembre sera, alla vigilia della sua partenza per l’America.