Pappi Corsicato, regista, attore e maestro da Premio

 

 

Alla XII edizione del Gala del Cinema e della Fiction, il regista napoletano ha ricevuto due tributi per i ruoli di attore e di docente. “La carriera di regista come le altre carriere si costruisce step to step”

 

“Ricordatevi ragazzi: il lavoro non è mai abnegazione, se con esso hai la possibilità di esprimere il tuo Io, le tue emozione e forse anche i tuoi disagi…  un’altra peculiarità per un regista è la curiosità, che nella fattispecie consiste nel capire quali sono tutti gli elementi che compongono un’opera audiovisiva, inquadrature, location, scene, costumi, recitazione, musica, colori, in modo da realizzare un prodotto audiovisivo assolutamente originale. E poi consiglio di vivere questo mestiere in maniera gioiosa divertente, forti però di un bagaglio culturale di spessore”. 

Così Pappi Corsicato alla XII edizione del Gala del Cinema e della Fiction, dove ha ricevuto ben due tributi: quale attore e quale maestro. 

Un maestro che ha conquistato l’uditorio: assolutamente coinvolti dalle sue parole, sia gli allievi che gli altri docenti, alla Masterclass “Vedi Napoli e poi…. Vivi e lascia vivere“, con gli studenti dell’ultimo anno dell’Isis Casanova di Napoli, sez. Audiovisivo, nell’ambito delle attività didattico-culturali della riuscita kermesse di Valeria Della Rocca, diventata un appuntamento davvero imperdibile. 

Una lezione, quella di Corsicato, che ha dunque catalizzato l’attenzione per tutta la sua durata, registrando un lusinghiero e meritato riscontro. 

Oltre al tributo di docenza, Il regista napoletano alla cerimonia di premiazione che si è svolta rigorosamente in streaming, secondo la normativa anticovid, ha innanzitutto ricevuto il Premio per “Vivi e Lascia Vivere”, la fiction andata in onda su Rai 1, in concorso nella categoria Serie TV e Fiction, appunto al Gala. 

Nel suo riuscito ruolo di maestro, Corsicato ha parlato del suo esordio nel mondo dello spettacolo, della sua carriera di regista, con la grande passione che lo contraddistingue ed è alla base del suo apprezzato impegno. 

Tante le domande degli allievi, alle quali ha risposto ad una ad una. 

Con puntualità ha pure fornito una serie di preziosi consigli, tasselli di una guida verso un’attività che richiede professionalità, attenzione, dedizione. 

“Ho sempre inseguito il sogno di lavorare nel mondo dello spettacolo – ha rivelato Corsicato – rifiutandomi di intraprendere il lavoro di famiglia; pertanto lasciai gli studi in Architettura e volai in America per andare a studiare tutte le discipline dello spettacolo, dalla danza alla recitazione”. 

“La mia prima esperienza sul set fu con Pedro Almodovar a New York, al quale mi proposi come assistente volontario” – ha continuato il regista partenopeo.

“Era un set di lusso, da cui imparai da subito due cose… che per fare il regista occorrono due elementi fondamentali: creatività e pragmatismo” – ha spiegato con convinzione e ha subito dopo ricordato: “Quando tornai in Italia, mi cimentai nella realizzazione di un primo cortometraggio perché è assolutamente sbagliato pensare di iniziare questo percorso professionale con un film, in quanto la carriera di regista come le altre carriere si costruisce step to step”. “Ricordo che all’epoca non conoscevo nessuno del mondo del cinema, tranne Iaia Forte, mia amica d’infanzia, che aveva studiato recitazione al Centro Sperimentale e con lei iniziai quest’avventura.- ha proseguito nel suo scattante ‘Amarcord’ – Avevo in mente di realizzare un’opera tratta da una storia che avevo letto sul giornale e mi rivolsi per l’ambientazione, ad una amico che aveva una casa a Secondigliano, a Scampia. Misi insieme 4 persone, mi feci prestare da mia madre alcuni vestiti per i costumi di scena, e fu così che il mio progetto partì, curando io personalmente ogni particolare”.  

È quindi passato a parlare della fiction che è stata girata interamente a Napoli.

  

Riguardo a “Vivi e lascia vivere”, Pappi Corsicato ha precisato che ha sempre aspirato a lavorare in televisione, “sono molto felice di esserci riuscito bene, raggiungendo un grande audience e di avere ricevuto il Premio, per la migliore Fiction” – ha dichiarato, riferendosi al premio appena ricevuto nel corso della seguita cerimonia conclusiva dell’edizione 2020 dell’altrettanto seguito – per quanto unicamente a distanza – Gala del Cinema e della Fiction. 

Una manifestazione che non si è arresa al covid “la cui mission è proprio quella di celebrare e premiare le opere audiovisive girate in Campania nell’anno precedente”, portata comunque a termine anche quest’anno, grazie alla formula streaming: l’unica possibile in questi tempi in cui il rischio di contagio limita drammaticamente ogni iniziativa.

“Nella mia opera ho preferito mettere in luce una Napoli diversa, poco ripresa dalle telecamere, quella della zona collinare di Posillipo, dando risalto soprattutto alla sua rigogliosa natura ed al mare azzurro” – ha puntualizzato con enfasi, riferendosi alla sua città e in particolare al quartiere riservato è lontano dal caos tipico del centro.

Riferendosi a Elena Sofia Ricci, Pappi Corsicato ha precisato di averla scelta come attrice protagonista, perché la considera “una grande professionista, molto amata dal pubblico anche in maniera trasversale, perfetta per interpretare il ruolo di una donna un po’ spigolosa ma di grande umanità”.

Passando ai suoi progetti futuri, il regista ha anticipato di avere avuto numerose proposte che ora sta vagliando: “sto valutando con grande attenzione – ha detto – ma con l’entusiasmo e la passione che mi contraddistinguono”.

Entusiasmo e passione, più che fondamentali, anzi assolutamente indispensabili per essere un autentico regista!

Teresa Lucianelli

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