Frena la crescita dei farmaci generici in Italia nei primi mesi del 2012. Un paradosso, a prima vista, considerato che in tempi di crisi i cittadini dovrebbero avvicinarsi maggiormente verso i prodotti a basso costo, compresi i farmaci. Eppure, i dati dicono il contrario, ovvero che se il mercato del farmaco generico in media cresceva, mese su mese, del 15%, negli ultimi mesi la crescita si è fermata tra il 5 e il 7%. Un dato “preoccupante” secondo Giorgio Foresti, presidente di Assogenerici, che proprio in questi giorni sta preparando il IV Convegno Assogenerici, “Generici e biosimiliari: le chiavi per la sostenibilità del Servizio sanitario Nazionale”, che si svolgerà a Roma, nella sede del Palazzo delle Esposizioni, il 21 e il 22 giugno. Una due giorni di incontri e dibattiti con tutti rappresentanti della filiera per fare il punto della situazione e provare a disegnare percorsi futuri. “In un momento del genere uno si aspetterebbe un aumento dei generici, invece la situazione non è rosea, è chiaramente in controtendenza e i dati non sono certo positivi”, spiega Foresti in proposito, sottolineando che il brusco calo di crescita del settore dipende “in parte dalla crisi”, che può aver frenato i consumi, ma in buona misura dal famigerato decreto liberalizzazioni, “che è stato stravolto rispetto all’impostazione iniziale e che di fatto ha messo in difficoltà lo sviluppo dei farmaci generici”. In sostanza, prosegue il presidente di Assogenerici, il decreto che doveva rappresentare un volano per i generici ha in realtà prodotto l’effetto opposto, “quello di bloccarne la crescita”. Eppure, conclude Foresti, “un utilizzo massiccio dei farmaci generici produrrebbe innovazione e libererebbe risorse in questo momento molto importanti”.
(Ansa)