Il caso parentopoli scuote il M5S. In oltre tre ore ci sono state scintille tra gli eletti 5 stelle riuniti a Palazzo Madama. Urla, polemiche e accuse hanno infiammato la riunione dei senatori grillini che, secondo quanto si apprende, si è concentrata sul caso di Barbara Lezzi e Vilma Moronese, entrambe ‘sotto accusa’ per avere assunto come assistenti dei parenti: la Lezzi ha assunto la figlia del compagno e la Moronese il proprio compagno. Entrambe le senatrici si sono difese, con toni molto accesi, sostenendo di non aver violato alcuna regola dal momento che i due compagni non sono conviventi. Ma su questo punto molte le repliche piccate di chi è sposato: “Allora devo divorziare per poter assumere anch’io la mia compagna?”, ha chiesto sarcastico un senatore 5 stelle. La senatrice Moronese sarebbe stata vista uscire in lacrime dalla riunione. L’assemblea ha dibattuto per due ore sull’opportunità di andare in diretta streaming. Ma alla fine si e’ votato per il no e c’e’ chi accusa Claudio Messora, responsabile comunicazione M5S, di averlo impedito con tanto di mail rivolta a tutti i senatori. “Questa volta niente streaming, così diamo un’immagine negativa” avrebbe scritto. E così è stato deciso. La richiesta dello streaming era stata avanzata da Luis Alberto Orellana. Ma a scuotere l’incontro anche la richiesta di una maggiore ‘trasparenza’ sulle spese sostenute da alcuni esponenti del MoVimento e dichiarazioni alla stampa che metterebbero in cattiva luce i grillini.
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