Per combattere gli sprechi di energia elettrica, Parigi di notte si spegne. Ogni giorno all’una, verranno spente le luci per monumenti pubblici, chiese, stazioni, negozi, uffici e insegne non solo della capitale francese ma anche di altre città. Alcune eccezioni riguardano però le zone turistiche, le attrazioni culturali e i centri storici oltre per le illuminazioni di Natale e di altri periodi di festa. Le multe per chi non rispetta il regolamento possono arrivare a 750 euro. Intanto il governo ha lanciato una campagna di comunicazione dal titolo ‘Illuminare per niente di notte’ con lo scopo di informare commercianti e imprese. L’obiettivo è quello di risparmiare 200 milioni di euro l’anno, equivalenti, secondo il portavoce di France Nature Environnement, Benoit Hartmann, ”al consumo di energia di 750.000 persone o alla produzione di una centrale nucleare”. Per quanto riguarda l’impatto ambientale, spiega l’Agence de l’environnement, si tratta di una riduzione di 250.000 tonnellate di emissioni di anidride carbonica, cioè il 30% delle emissioni di gas a effetto serra. ”La prossima tappa – dice Hartmann – è la soppressione dell’illuminazione pubblica. La soluzione e’ un dispositivo che si accenda solo dopo avere rilevato la presenza di qualcuno”. Per la ministra francese dell’Ecologia, Delphine Batho, ”l’illuminazione, quando non è indispensabile diventa inquinamento. Il primo obiettivo di questa misura è fare pedagogia”. In particolare le vetrine dei negozi dovranno essere spente tra l’una e le sette del mattino, mentre le facciate dei monumenti pubblici dovranno essere illuminate solo dal tramonto fino all’una.
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