Beppe Grillo e il Movimento Cinque Stelle trionfano a Parma. Federcio Pizzarotti con il 60,22% dei voti conquista la fascia tricolore. Il candidato del centro sinistra Vincenzo Bernazzoli si ferma al 39,77%. Una brutta scoppola per il centro sinistra cui fa eco quella annunciata di Palermo. Il candidato a sindaco dell’Idv, Leoluca Orlando, stravince con il 72,43%. Il Pd con Fabrizio Ferrandelli si deve accontentare del 27,57%. Il partito di Bersani si consola con Marco Doria che con il 57,71% conquista la fascia tricolore. L’esponente della lista civica ‘centrista’, Enrico Musso, si ferma al 40,28%. Anche a l’Aquila è andato come previsto alla vigilia del ballottaggio: il sindaco uscente Massimo Cialente (Pd) riconquista la fascia tricolore con il 59,19% dei voti. Lo sfidante Giorgio De Matteis, a capo di una coalizione ‘centrista’, si deve accontentare del 40,80%. Pdl e Lega hanno avuto una vera e propria batosta. Il Carroccio, travolto dagli scandali giudiziari, nei sette comuni (cinque in Lombardia e due nel Veneto) in cui è andato al ballottaggio è stato sconfitto ovunque. Perde, così, Meda (Monza), Tradate (Varese), Cantu’ (Como), Senago (Milano), Palazzolo sull’Oglio (Brescia), Thiene (Vicenza) e San Giovanni Lupatoto (Verona). Il Popolo delle Libertà riesce a conquistare Frosinone con Nicola Ottaviani, Trapani con Vito Damiano e Trani, anche se per pochissimi voti. Una sconfitta senza appello che deve portare il partito del Cavaliere ad una lunga riflessione interna. Ma a pesare sul questo turno di ballottaggio è l’astensionismo. Secondo i dati diffusi dal Viminale solo il 51,33% degli italiani chiamati alle urne ha votato.
Ecco i risultati definitivi dei capoluoghi di provincia chiamati al voto.
Alessandria. E’ Maria Rita Rossa a guida di una coalizione del centro sinistra il nuovo sindaco di Alessandria, con il 67,97% dei voti. Il candidato del centro destra Piercarlo Fabbio si ferma al 32,02%.
Asti. Fabrizio Brignolo conferma le attese della vigilia del ballottaggio e conquista la fascia tricolore. La coalizione di centro sinistra raccoglie il 56,89% dei voti. Il centro destra di Giorgio Galvano si ferma al 43,10%.
Belluno. La sfida tutta a sinistra è stata persa dal candidato ufficiale del Pd. Jacopo Massaro è il nuovo sindaco di Belluno. E’ stato eletto con il 62, 68 % dei voti. Fino a qualche settimana fa del Pd, Massaro ha avuto successo su Claudia Bettiol, candidata del Pd e del Centrosinistra. Massaro è stato candidato da numerose liste civiche e al ballottaggio ha raccolto i voti dei grillini, oltre che delle forze di sinistra e probabilmente anche del Centrodestra.
Como. Marco Lucini stravince con il 74,86%. Sonora sconfitta per la candidata del Pdl Laura Bordolì che raccoglie solo un magro 25,13%
Cuneo. Una delle poche città che vede la vittoria di una lista civica ‘centrista’. Federico Borgogna a guida di una coalizione capitanata dall’Udc con il 59,88% dei voti diventa il nuovo sindaco di Cuneo. Pierluigi Garelli, del centro sinistra, si deve accontentare del 40,11%.
Frosinone. Dovrebbe essere l’unico comune capoluogo ad essere conquistato dal Pdl. Nicola Ottaviani con 52,70% dei voti dovrebbe essere il nuovo sindaco della città. Miche Marini, alla guida di una coalizione di centro sinistra si ferma al 47,29%.
Isernia. Ugo De Vivo ribalta il risultato del primo turno e diventa il nuovo sindaco della cittadina molisana. Il candidato del centro sinistra raccoglie il 57,33% dei voti contro il 42,66% di Rosa Iorio che due settimane fa si era fermata al 45%.
Lucca. Alessandro Tambellini (Pd) con il 69,72% dei voti è il primo sindaco di centrosinistra nella storia del dopoguerra a Lucca, dal 1946 governata dalla Dc se si eccettua la parentesi 1994-98 che vide con la fascia tricolore Giulio Lazzarini, sostenuto da un’alleanza Pds-Ppi. Da allora la città è sempre stata guidata da giunte di centrodestra. Con l’elezione di Tambellini il centrodestra perde uno dei due capoluoghi di provincia amministrati in Toscana: il solo che resta, adesso, e’ Prato.
Monza. Anche Monza va al centro sinistra. Roberto Scanagatti con il 63,39% è il nuovo sindaco della città. Il candidato del Pdl, Andrea Mandelli, si ferma al 36,60%.
Piacenza. Il centro sinistra conquista la fascia tricolore con Paolo Dossi che raccoglie il 57,77% dei voti in questo turno di ballottaggio. Andrea Paparo del Pdl si ferma al 42,22%
Rieti. Simone Pietrangeli è il nuovo sindaco della città. La sua coalizione di centro sinistra si attesta al 67,17% contro il 32,82% di Antonio Perelli del centro destra
Taranto. Nessuna sorpresa in questo turno di ballottaggio. Il sindaco uscente, del centro sinistra, Stefano Ippazio riconquista la fascia tricolore con il 69,67%. Il candidato della destra Mario Cito si ferma al 30,32%.
Trani. Anche se di un soffio il centro destra riesce a conquistare la fascia tricolore con Luigi Nicola Riserbato. Il candidato del Pdl ha poco più di trecento voti di vantaggio sul suo avversario di centro sinistra Ugo Operamolla.
Trapani. Vito Damiano, generale dei carabinieri in pensione, sostenuto da Pdl e Lista Fazio, è il nuovo sindaco di Trapani. Ha ottenuto circa il 54% dei voti. Il suo avversario, l’imprenditore Giuseppe ”Peppone” Maurici (pure lui di centrodestra) si è fermato al 46%.”.
Le reazioni. Grillo: punta al Parlamento. Il vincitore, non solo morale, di questo turno elettorale sull’onda dell’emozione va subito all’attacco dei partiti tradizionalisti. “Dopo Stalingrado ora ci aspetta Berlino!”. Beppe Grillo con un tweet ‘annuncia’ il prossimo obiettivo: le elezioni politiche. Cinque sono i sindaci a 5 stelle: R.Castiglion a Sarègo, M.Fabbri a Comacchio, A.Maniero a Mira e F.Pizzarotti a Parma, conquistati al ballottaggio. A Sarego i grillini erano passati al primo turno.
Bersani: Abbiamo vinto. “Il Pd e il centrosinistra vincono le elezioni, i democratici non accetteranno che qualcuno tenti di rubare la vittoria”. Il segretario Pd Pier Luigi Bersani in conferenza stampa snocciola i dati: su 177 Comuni al voto sopra i 15mila abitanti, 92 sono stati vinti dal centrosinistra, l’altra volta erano 45. “Quindi noi, senza se e senza ma, abbiamo vinto le elezioni amministrative dell’anno 2012. Capisco il simpatico tentativo, anche in queste ore, di rubarci la vittoria, ma non sarà consentito. Abbiamo avuto risultati incredibili, straordinari. Vorrei anche smentire l’idea che noi con Grillo perdiamo: a Garbagnate abbiamo vinto”.
“Riteniamo che gli elettori di centrodestra restino ampliamente maggioritari nel Paese. Sono chiari due fatti: questi elettori non hanno scelto e non sceglieranno la sinistra e questa volta hanno massicciamente scelto l’astensione. Il loro messaggio e fortissimo: chiedono una nuova offerta politica. Siamo determinati a offrirla a loro e al Paese”. E’ la nuova sfida che lancia il segretario politico nazionale del Pdl, Angelino Alfano.
Maroni: Ora ricambio generazionale. “Registriamo questa sconfitta, ma voglio dire che oggi si conclude la nostra traversata nel deserto, con la stagione dei congressi si apre una fase nuova che vedrà la Lega tornare protagonista”. Lo ha detto Roberto Maroni commentando i risultati dei ballottaggi. Il triumviro della Lega ha aggiunto che “le condizioni che permetteranno alla Lega” di tornare protagonista sono “un ricambio generazionale forte ai vertici e un rinnovamento profondo” per dare risposta alla questione settentrionale. Ma il segretario in pectore della Lega Nord da la colpa della sconfitta anche alle vicende giuduiziare che hanno coinvolto il partito. “L’avviso di garanzia a Bossi e figli non ci ha aiutato, anzi ha determinato un ulteriore allontanamento dalla Lega”.
“E’ un’ecatombe per il centrodestra. A sinistra prevalgono grillini, Sel e Di Pietro. In Parlamento fermatevi e non fate altri danni con la legge elettorale. Al massimo una preferenza, ma si torni a votare!”. E’ il commento a caldo di Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra.
Guido Crosetto, esponente dell’ala liberal del PdL ed ex sottosegretario alla Difesa chiede addirittura a Monti di salire al Colle per le dimissioni. “Massacrato il centrodestra, abortito il Terzo polo, azzoppato il Pd, esploso Grillo. Se Monti fosse politico salirebbe al Quirinale. O no?”. E sul futuro politico dei vecchi partiti è preoccupato il suo collega di partito Raffaele Lauro. “Se il movimento di Grillo riuscirà a presentare, alle prossime elezioni politiche, liste di candidati credibili in tutti i collegi elettorali ed i partiti tradizionali, oggi rappresentati in Parlamento, continueranno ad ignorare l’ansia di rinnovamento che sale, impetuosa, dal paese, tutti i leader politici attuali andranno ai giardinetti”.