Parte il countdown verso le elezioni

E’ partito il countdown verso le elezioni del 4 marzo. Il centrodestra vede ‘rosa’: ‘Non possiamo disperdere il vantaggio’, dice Gasparri. E i sondaggi pesano nel dibattito Salvini-Cav sulla premiership: oggi vertice dei leader ad Arcore.

Matteo Salvini incontrerà Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni ad Arcore nel primissimo pomeriggio.  Sarà il primo  di una serie di vertici, il prossimo sarà organizzato in casa Lega, per definire programmi e strategie in vista delle politiche del 4 marzo. Salvini domani chiederà agli alleati l’impegno ufficiale ad azzerare la legge Fornero come primo atto del nuovo governo.

‘Non cantino vittoria’, replica il M5s con Luigi Di Maio:  ‘Ho visto una serie di proiezioni sui giornali che dicevano che il centrodestra vince nei collegi uninominali, ma è una sciocchezza perché noi non abbiamo ancora presentato i nostri nomi per l’uninominale’.  Vi invito a diffidare delle proiezioni, non tengono conto dei nomi che metteremo in campo. Di Maio lancia un appello: ‘Le persone oneste, le migliori energie del Paese, si facciano avanti. Il M5s è una forza politica inclusiva, non esclusiva. Chi vuole provare a cambiare le cose partecipando, ha un’unica forza che permette la scelta democratica delle liste e non la cooptazione delle segreterie’.

Principi di etica politica e legalità, nella selezione dei candidati, con alcuni criteri per lo stop ai condannati e agli indagati per alcuni tipi di reati. E anche un limite al numero dei mandati, con alcune eccezioni motivate alla regola. Sono i criteri che ‘Liberi e uguali’ stanno definendo in vista dell’assemblea nazionale di oggi che definirà i criteri delle candidature. Al cuore dell’assise, che avrà al centro l’intervento di Pietro Grasso e vedrà il debutto di Laura Boldrini, ci saranno le linee programmatiche, che saranno discusse sul palco con contributi dei territori e della società civile. Ma saranno anche

L’assemblea all’hotel Ergife, cui dovrebbero prendere parte tutti i ‘big’ della lista ma anche l’esponente del ‘Brancaccio’ Anna Falcone e i rappresentanti della società civile, sarà aperta dalla relazione di Rossella Muroni sulle linee programmatiche. Non prenderanno la parola i segretari di Mdp, Si e Possibile, Roberto Speranza, Nicola Fratoianni e Pippo Civati, che alla vigilia hanno incontrato Grasso per definire gli ultimi dettagli. E spetterà a Muroni fare la sintesi delle assemblee dei territori indicando le linee di programma: progressività, tasse sulle rendite e non sul lavoro, stop ai bonus, investimenti e ambiente. Queste alcune delle parole d’ordine.

Non si dovrebbe entrare nel dettaglio delle misure, come la possibile reintroduzione dell’Imu sulle prime case per i redditi più alti, o le modalità di una patrimoniale. Ma si proverà, spiega chi ha lavorato in queste settimane al programma, a dare il segno di un programma ‘credibile e sostenibile’, con cifre serie e rigorose, e una radicalità anche nell’innovazione, anche per allontanare l’ombra di una sinistra ‘vetero’.

Quanto alle candidature, saranno in lista i ‘big’ come Pier Luigi Bersani, Massimo D’Alema, Vasco Errani, ma verrà posto un limite ai mandati come regola generale.

E la discussione è aperta anche sulle scelte in una delle due Regioni per cui si voterà il 4 marzo. In Lombardia non ci sarà il sostegno al candidato Pd Giorgio Gori e si fa in questi giorni il nome di Cecilia Strada. Mentre nel Lazio il tavolo per il sostegno a Nicola Zingaretti sarebbe aperto, con una spinta di Grasso e di una parte di Mdp e resistenze maggiori dentro Si.

Gli stessi presidenti hanno chiesto al Viminale di gestire, sulla base di specifici protocolli d’intesa, le rispettive operazioni elettorali. Le elezioni, quindi, si terranno nella medesima data delle votazioni per la Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica.

 Abbiamo scelto di votare lo stesso giorno delle elezioni politiche, quindi il 4 marzo, spiega il presidente della Regione Zingaretti, per risparmiare decine di milioni di euro sulla gestione delle urne. Soldi che poi potranno essere recuperati per investimenti a favore dei servizi per le persone. ‘Ho firmato  il decreto per l’indizione dell’elezione del presidente della Regione e del consiglio regionale del Lazio’,   ha sottolineato Zingaretti.  La data delle elezioni regionali indicata nel decreto è il prossimo 4 marzo 2018.

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