Russian President Vladimir Putin receives a report of the Healthcare minister about registration of the tested and registered coronavirus vaccine, during a meeting with members of the government via teleconference call at Novo-Ogaryovo state residence, outside Moscow, Russia, 11 August 2020. Vladimir Putin said that one of his daughters has already passed vaccination with the new vaccine. ANSA/ALEXEI NIKOLSKY / SPUTNIK / KREMLIN POOL MANDATORY CREDIT/SPUTNIK

Parte oggi la terza fase di test per il vaccino russo ma gli esperti lo bocciano. Il presidente filippino Duterte lo testa

La fase 3 di sperimentazione del vaccino russo anti-Covid su un numero più vasto di volontari dovrebbe partire oggi: saranno coinvolte 2000 persone tra Russia, Emirati Arabi, Arabia Saudita, Brasile e Messico, e la produzione di massa del vaccino dovrebbe iniziare a settembre. Lo riporta il sito della rivista Science. Il vaccino sarà dato su larga scala non prima del 1 gennaio 2021, presumibilmente dopo il completamento della sperimentazione.

Avventata, sconsiderata e basata su pochi dati: così esperti e ricercatori valutano la registrazione del vaccino russo anti-Covid, annunciata ieri dal premier Vladimir Putin. Preoccupa soprattutto la sicurezza poiché non c’è stata una sperimentazione su larga scala. Per Francois Balloux, dello University College di Londra, “è una decisione avventata e incosciente. Fare vaccinazioni di massa con un vaccino non testato adeguatamente non è etico”, mentre per Svetlana Zavidova, capo dell’Associazione delle organizzazioni per gli studi clinici in Russia, è “ridicolo dare l’autorizzazione sulla base di questi dati”.

Secondo gli esperti sentiti da Nature, inoltre, questa eccessiva fretta della Russia nel registrare il vaccino potrebbe minare gli sforzi globali nello sviluppo di un vaccino di qualità e la fiducia della gente.

“Qualsiasi problema nella campagna vaccinale russa potrebbe essere disastroso per i suoi effetti negativi sulla salute, e nell’accettazione generale della popolazione dei vaccini”, rileva Balloux.
Come ha spiegato ieri Putin, l’approvazione al vaccino è stata data anche se non è stata completata la fase 3 di sperimentazione, in cui normalmente si testa il farmaco o vaccino su migliaia di persone per verificarne sicurezza ed effetti collaterali. Il vaccino russo è stato provato solo su 76 volontari, ma i risultati di questa sperimentazione non sono stati pubblicati. Secondo il certificato di registrazione russo del vaccino, tutti i 38 partecipanti che hanno ricevuto una o due dosi di vaccino hanno prodotto anticorpi contro la proteina Spike, che permette al nuovo coronavirus di infettare le cellule umane.
Per Peter Hotez, del Baylor College di Houston, il vaccino russo “indurrà una discreta risposta immunitaria. A livello tecnico non è molto complicato sviluppare un vaccino. La parte difficile è produrlo secondo i criteri di qualità e assicurare che sia sicuro e funzioni anche su una sperimentazione più vasta”. Anche l’immunologo Danny Altmann, dell’Imperial College di Londra, conferma di “non aver trovato alcun dettaglio pubblicato del protocollo vaccinale”, e teme che il vaccino possa causare una malattia più “grave, cosa che accade quando gli anticorpi generati dal vaccino entrano nelle cellule, dopo l’esposizione al virus”. Inoltre, secondo Zavidova, “senza il completamento della fase 3, non sarà chiaro se il vaccino previene o meno il Covid-19 e se causa effetti collaterali, per le lacune nel sistema di monitoraggio russo sugli effetti dei farmaci, che non è il migliore”. Secondo l’agenzia di stampa russa Tass, il vaccino potrebbe completare la fase 3 negli Emirati Arabi, Arabia Saudita e altri paesi.

Il presidente filippino Rodrigo Duterte si è offerto di “fare da cavia” al vaccino russo contro il coronavirus. Lo ha affermato il suo portavoce. Il capo di Stato ha inoltre espresso “un’immensa fiducia” negli sforzi della Russia per fermare la pandemia. “Io credo che il vaccino che avete prodotto rappresenti veramente un bene per l’umanità”, ha detto Duterte. “Il sarò il primo sul quale sarà sperimentato” il farmaco, ha aggiunto. Il suo portavoce, Harry Roque, ha voluto sottolineare che il presidente “non sta scherzando”. Per poi concludere: “E’ vecchio: può sacrificare la sua vita per il popolo filippino”.

Manila ha fatto sapere che parteciperà alla procedure cliniche della russe, alla produzione e alla fornitura del vaccino, motivo per il quale le autorità sanitarie del Paese incontreranno oggi il produttore russo della sostanza, Gamaleya.

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