Un chiaroscuro di cenere misto a detriti e macerie. E’ quello che resta dell’armonia di colori e cultura che per anni ha affascinato migliaia di studenti in gita nel regno della scienza, o semplici appassionati. Ma non c’è tempo per rimuginare. Mentre si indaga per risalire alle cause di quella che passerà alla storia come una tragedia a tutti gli effetti, si pensa alla ricostruzione. Venti milioni per far risorgere dalle ceneri Città della scienza. E’ quanto prevede il piano del Ministro per lo Sviluppo Economico, Corrado Passera, anticipato dal Mattino. Al termine di un’incontro telefonico con il ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca, e i rappresentanti degli enti locali, si è deciso di destinare tale cifra alla ricostruzione del museo partenopeo. In particolare cinque milioni, dovrebbero essere sbloccati già nella giornata di oggi. Si tratta di fondi disponibili sul conto del Provveditorato alle opere pubbliche e che dovrebbero essere girati al Comune di Napoli. L’altra parte delle risorse verrà individuata grazie alla riprogrammazione del Pac, il Piano per le aree di crisi industriale al cui interno verrà inserita l’area di Coroglio dove si è verificato l’incendio.
Cancellieri: “Ue parteciperà a ricostruzione”. “Quanto è accaduto alla Città della Scienza è un fatto che ha colpito molto, non solo Napoli, ma ha ferito tutto il paese. Spero che si possa la più presto ricostruire”, anche l’Ue ha dato la sua disponibilità. Ha commentato così la tragedia che ha colpito Napoli lunedì sera, il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri, arrivata oggi a Bruxelles per il consiglio Ue.