UNIVERSITA DI TRENTO FACOLTA DI MEDICINA - PALAZZO CONSOLATI 20.9.2021 NELLA FOTO: STUDENTI DURANTE UNA LEZIONE @FEDERICO NARDELLI

PAT – Assistenza, didattica, ricerca: siglata l’intesa tra Provincia e Università di Trento

La giunta provinciale, su proposta dell’assessore provinciale alla salute e dell’assessore provinciale all’università e ricerca, ha approvato uno schema di Protocollo di intesa con l’Università degli studi di Trento per lo svolgimento delle attività assistenziali, didattiche e di ricerca per i prossimi due anni, arco di tempo che dovrà condurre alla trasformazione dell’attuale Azienda Provincia per i Servizi Sanitari in Azienda Sanitaria Universitaria Integrata Territoriale, come prevede la normativa che disciplina i rapporti fra Servizio sanitario nazionale ed università.

Lo schema di accordo rappresenta inoltre un tassello importante e fondamentale per l’attivazione di nuove Scuole di specializzazione e di nuovi corsi di studio di area sanitaria presso la Scuola di Medicina e Chirurgia di Trento, tramite i quali poter rispondere adeguatamente ai fabbisogni di professionalità, secondo le necessità del servizio sanitario provinciale.

La normativa nazionale prevede infatti che entro il terzo anno di avvio del corso in medicina e chirurgia si definisca una specifica convenzione tra università e regione o provincia autonoma di riferimento al fine di regolare i rapporti in materia di attività sanitarie svolte per conto del Servizio Sanitario. Un ulteriore passaggio per portare a regime la Scuola di medicina e chirurgia dell’Università di Trento è la costituzione di un’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata Territoriale.

Lo schema di protocollo sottoscritto è quindi necessario per individuare le modalità di coordinamento delle funzioni istituzionali della Provincia in materia di tutela della salute, e in materia di didattica e ricerca per quanto concerne l’università, e per regolamentare l’integrazione tra Servizio Sanitario Provinciale e università nelle attività di assistenza, di didattica e di ricerca.

In tal senso il protocollo disciplina diversi aspetti inerenti i principi di governo delle attività integrate, il personale universitario a cui sono attribuiti incarichi assistenziali, la gestione delle attrezzature e dei materiali, la ripartizione delle spese di funzionamento.

Il protocollo prevede che Apss e Scuola interateneo di Medicina e Chirurgia, nell’attesa della costituzione della Azienda Sanitaria Universitaria Integrata Territoriale, svolgano in modo unitario e coordinato – sia nell’assistenza ospedaliera che nell’assistenza distrettuale e nel dipartimento di prevenzione – le funzioni di prevenzione, diagnosi, cura, riabilitazione a favore della popolazione di riferimento, nonché le funzioni di didattica e ricerca a beneficio dello sviluppo professionale del personale interessato.

Inoltre, al fine di rendere maggiormente coerente la capacità formativa dell’università con le esigenze del sistema sanitario provinciale e di ottimizzare l’utilizzo delle risorse sia per l’università sia per l’Azienda provinciale per i servizi sanitari, è previsto l’impegno delle parti all’attivazione di nuove Scuole di specializzazione e nuovi corsi di studio di area sanitaria per rispondere adeguatamente al fabbisogno di nuove professionalità, secondo le necessità del Servizio Sanitario provinciale.

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