Il target del bando pubblico si rivolge a coloro che in Trentino intendono realizzare progetti sui temi della promozione delle pari opportunità e del contrasto alla violenza di genere. Possono partecipare al bando enti senza scopo di lucro, aventi sede legale o operativa nel territorio trentino, mentre i soggetti pubblici potranno essere coinvolti in qualità di partner. Gli enti interessati possono presentare domanda a partire da lunedì 15 gennaio e i termini per aderirvi chiudono martedì 13 febbraio 2024. E’ possibile accedere al bando sul sito www.trentinofamiglia.it .
“Il bando intende promuovere, da un lato la cultura delle pari opportunità per contrastare le discriminazioni e dall’altro azioni contro la violenza di genere – ha dichiarato l’assessore alle politiche familiari della Provincia autonoma di Trento Francesca Gerosa. Inoltre – ha proseguito – si pone come obiettivo la realizzazione di progetti che possano portare alla riduzione, e mi auguro un giorno all’eliminazione, degli ostacoli che impediscono reali pari opportunità”. Possono presentare domanda di contributo gli enti senza scopo di lucro in possesso di determinati requisiti. Le domande vanno trasmesse all’Umse Pari opportunità prevenzione violenza e criminalità della Provincia autonoma di Trento nel periodo tra il 15 gennaio e il 13 febbraio 2024. Sono finanziabili i progetti con ricadute in ambito provinciale e le attività devono essere realizzate entro il 31 dicembre 2024, senza possibilità di proroga. Il contributo è concesso nella misura dell’80% sul totale delle spese ammissibili ed è calcolato sulla base del piano finanziario presentato. Gli enti che presentano domanda di contributo per i progetti che coinvolgono istituzioni scolastiche, comprese le scuole dell’infanzia, devono richiedere la validazione preventiva all’Istituto provinciale per la ricerca e la sperimentazione educativa (IPRASE). Le certificazioni Family in Trentino, Family Audit e Family Audit Executive, rilasciate dall’Agenzia provinciale per la coesione sociale, costituiscono un aspetto premiante per gli enti che intendono presentare un progetto. Le organizzazioni proponenti, in possesso di queste certificazioni, riceveranno un punteggio integrativo con l’intento di dare un riconoscimento a chi sta lavorando sulle politiche di benessere familiare e di welfare aziendale. Documentazione al seguente link: Info |