PAT – Blu Fiemme: il legno danneggiato dal bostrico diventa un albero di Natale

Dare una nuova vita al legno – in particolare l’abete rosso – colpito dal bostrico e che a causa di un fungo veicolato nell’albero dall’insetto assume una colorazione azzurro-grigiastra. Nasce così “Blu Fiemme”, un progetto del CFP ENAIP – Scuola del legno di Tesero volto a trasformare quello che comunemente è considerato un difetto, in un pregio. Oltre ad arredi e complementi gli studenti hanno creato anche degli alberi di Natale progettati appositamente dall’architetto Giorgio Caporaso, progettista con una ricca esperienza di design sostenibile e circolare.

Oggi una delegazione di allievi, accompagnati dal direttore del CFP ENAIP di Tesero Dino Moser, hanno regalato al presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti e alla vicepresidente e assessore all’istruzione Francesca Gerosa questo albero speciale. Sono stati inoltre consegnati alcuni dolci preparati con cura dagli studenti della Scuola alberghiera di Tesero: un presepe e alcuni modellati a forma di violino, omaggio alla famosa Foresta dei Violini andata distrutta nella recente tempesta Vaia. Altri invece, al gusto di pino mugo e abete, rievocando l’essenza stessa del bosco che caratterizza il nostro territorio.

Il presidente Fugatti ha ringraziato gli studenti per il dono sottolineando come “il progetto ‘Blu Fiemme’ porta con se un messaggio positivo, ovvero di nuovo inizio per i boschi duramente colpiti da Vaia e dal bostrico e tutto il territorio trentino”.

“Si tratta di una bellissima iniziativa – ha detto la vicepresidente e assessore all’istruzione Gerosa – grazie alla quale quello che sarebbe diventato materiale di scarto è stato trasformato in una nuova progettualità. È la dimostrazione di come i ragazzi abbiano idee e progetti ed è dovere di noi adulti e istituzioni ascoltarli e dare loro valore”.

Il progetto

Da alcuni anni l’epidemia di bostrico sta danneggiando ingenti quantitativi di legname nei boschi del Trentino. La Scuola del legno di Tesero si è posta l’obiettivo di valorizzare l’abete rosso bostricato. Questo legno presenta caratteristiche tecnologiche pari a quello sano ma è caratterizzato da una colorazione azzurro-grigiastra dovuta alla presenza di un fungo veicolato nell’albero dall’insetto. Tale fattore comporta una notevole deprezzatura del legname. Grazie alla collaborazione di alcuni artigiani e dell’architetto Giorgio Caporaso, la scuola utilizza legno azzurrato per la costruzione di arredi e complementi. Il nome del progetto è “Blu Fiemme”. L’idea sta trovando una sempre maggiore condivisione con le aziende del territorio con una conseguente nuova valorizzazione del materiale. Tutto il legno utilizzato proviene dalle foreste della Val di Fiemme ed è certificato PEFC entrando a far parte della Filiera solidale. Si ricorda che la scuola è la prima ad essersi certificata a livello internazionale proprio per dimostrare il suo impegno sui temi della sostenibilità e del suo profondo legame e senso di appartenenza con il territorio.

Circa Redazione

Riprova

PAT – Cloud e servizi digitali, in arrivo la rivoluzione delle commesse della pubblica amministrazione

Gli attuali processi elettronici di acquisto di beni e servizi (e-procurement) da parte della pubblica …

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com