La competitività dei prodotti e la capacità produttiva sono le principali leve strategiche delle imprese trentine che commerciano con l’estero. Lo dice l’indagine di Prometeia presentata oggi durante il secondo appuntamento organizzato dalla Provincia autonoma di Trento e Trentino Sviluppo nell’ambito del Comitato strategico provinciale per l’internazionalizzazione. Focus dell’incontro: offrire a stakeholder, aziende e parti sociali alcuni spunti di riflessione sul tema e contribuire al dibattito in vista della definizione del piano strategico. In questo contesto lo studio dell’ente di ricerca è stato prezioso perché ha riportato una fotografia dettagliata e puntuale dello stato di crescita oltre confine del tessuto produttivo trentino, facendo anche emergere esigenze su cui modellare nuovi interventi provinciali a supporto dell’internazionalizzazione. Hanno partecipato all’evento Trentino Sviluppo, l’assessore per lo Sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli, il direttore generale della Provincia Paolo Nicoletti, tutte le associazioni di categoria, i rappresentanti di Trentino Marketing, della Camera di Commercio di Trento, dell’Agenzia provinciale per l’incentivazione delle attività economiche (APIAE) e dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), e alcuni imprenditori trentini.
«Lo scopo dell’incontro di oggi – ha spiegato Achille Spinelli – è stato quello di definire gli strumenti a sostegno dell’internazionalizzazione, che saranno riassunti in un programma che verrà adottato dalla Provincia e che vede il contributo di tutti. È importante trovare un dialogo costante tra mondo pubblico e privato per condividere scelte, opinioni e progetti sul prossimo futuro, perché non ci si può affidare semplicemente alle dinamiche di mercato, ma è necessario definire assieme leve e obiettivi, per presentarsi all’estero con successo come Sistema Trentino».
Il secondo appuntamento del Comitato strategico, che si è tenuto nella sede della Provincia autonoma di Trento in Piazza Dante, è stato strutturato in tre momenti di lavoro e discussione. La mattinata si è aperta con un confronto sui risultati dei tavoli di lavoro organizzati durante la prima giornata, che hanno permesso di individuare i cambiamenti in atto, di valutarne l’impatto sul sistema produttivo locale e di evidenziare i possibili punti di rottura e gli shock che richiedono risposte e azioni resilienti. A questo primo momento di apertura è seguita l’esposizione dei risultati della survey di Prometeia, condotta su un campione di circa 180 imprese, prevalentemente di micro e piccole dimensioni, attive in svariati settori dell’economia locale. È emerso innanzitutto che le aziende del territorio si sentono preparate ad affrontare i mercati esteri, grazie in particolare alla competitività dei propri prodotti e a una buona capacità produttiva. Nonostante ciò, il report ha evidenziato che il margine di crescita per l’internazionalizzazione in Provincia è ancora rilevante, soprattutto nelle realtà più piccole, che in gran parte (61%) dichiara di non affacciarsi oltre confine. Si registra comunque una maturità dell’operatività sui mercati internazionali, con il 66% delle imprese del territorio che esporta da oltre 5 anni e il 68% che lo fa abitualmente. L’indagine ha fatto anche venire a galla le esigenze latenti delle imprese, che dichiarano di aver bisogno soprattutto di supporto nello sviluppo di contatti commerciali e di prodotti finanziari utili all’avvio o alla gestione dell’operatività internazionale. Nella parte conclusiva dell’evento è stato infine illustrato il quadro generale del sostegno pubblico all’internazionalizzazione, del quale sono stati messi in luce attori e strumenti. Lo scopo della rassegna è stato far emergere gli spazi specifici per la politica provinciale, che da un lato può andare a colmare eventuali gap dell’azione degli organi centrali, mentre dall’altro avrà il compito di agire in sinergia con gli indirizzi nazionali al fine di attivare effetti di massa critica, coerenza e moltiplicatori. In questa fase gli stakeholder locali, suddivisi in tre gruppi di lavoro, hanno avuto l’occasione di dare il proprio contributo in merito agli strumenti utili per supportare le imprese trentine. È emersa la necessità di stimolare nelle aziende la diffusione di una cultura legata all’internazionalizzazione attraverso servizi informativi e di accompagnamento con project manager dedicati, formazione sull’export digitale e condivisione di esperienze tra imprese e operatori pubblici e privati. Ma non solo. È stata anche sottolineata l’importanza di un’adeguata valorizzazione del brand Trentino come strumento di marketing verso l’estero e l’esigenza di definire una serie di cluster di aziende a partire dai quattro ambiti su cui si fonda la Smart Specialisation Strategy, la strategia provinciale di sviluppo economico che guiderà la crescita del Trentino negli anni a venire. |