Cani da ricerca, dispositivi Artva, pale, sonde e zaini airbag. Per l’intero weekend, nella grande piazza all’ombra della cupola in vetro e acciaio del Mart di Rovereto c’è tutto l’occorrente per consentire al Soccorso alpino e speleologico trentino di entrare in azione dopo una valanga. Il contesto in cui sta operando in questo caso non è un’emergenza ma il Festivalmeteorologia, che si chiuderà domani. Qui gli operatori realizzano dimostrazioni di ricerca simulate con le unità cinofile e promuovono i corretti comportamenti per la frequentazione della montagna in sicurezza. I soccorritori sono presenti con uno stand e negli spazi della terrazza del museo rendono visibile alle persone l’impegno e la preparazione necessari per operare in contesti difficili, dove loro stessi rischiano del proprio per trarre in salvo chi è in difficoltà.
La presenza del Soccorso alpino e speleologico ben si accompagna ad un Festival che punta a fornire alle persone gli strumenti necessari per prevenire e gestire le situazioni di emergenza. Le previsioni sono sempre più accurate, anche grazie all’investimento in tecnologia promosso dal Dipartimento protezione civile, foreste e fauna della Provincia autonoma di Trento e all’alleanza con i centri di ricerca territoriali. Anche per questo motivo gli operatori del Servizio prevenzione rischi e Cue della Provincia sono presenti a Rovereto con uno stand che illustra le attività promosse. Il progetto Cairos dell’Euregio, ad esempio, punta ad armonizzare i metodi di lavoro delle commissioni valanghe di Alto Adige, Trentino e Tirolo, facilitando la cooperazione transfrontaliera in caso di emergenza valanghe. I tre territori hanno anche lanciato il servizio di bollettino valanghe che, a partire dalla stagione invernale 2018-2019, riporta i gradi di pericolo relativi alle diverse aree ed è corredato da carte specifiche che riportano l’altezza del manto nevoso, gli apporti di neve fresca, la temperatura dell’aria e i venti.