Si è tenuto ieri al Castello del Buonconsiglio il convegno su “Integrazione europea e Cooperazione transfrontaliera” organizzato dall’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino, in collaborazione con EURAC Research, l’Università di Innsbruck, l’Università di Trento e la Fondazione Museo storico del Trentino, nell’ambito delle iniziative per il 50° anniversario dell’entrata in vigore del secondo Statuto di Autonomia. La conferenza conclude il ciclo di tre webinar dal titolo Euregio Talk e si è concentrata sul macrotema scelto, partendo da un’analisi delle politiche europee di coesione territoriale, sociale ed economica e del loro impatto sui tre territori che hanno fondato l’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino nel 2011. L’obiettivo è capire che l’esercizio dell’autonomia non si svolge solo all’interno delle province, ma è piuttosto inserito in una rete di relazioni che riflettono la dimensione euroregionale ed europea.
Dopo l’introduzione di Elisa Bertò dell’Euregio e quella di Esther Happacher dell’Università di Innsbruck, spazio a incontri tematici e alla tavola rotonda conclusiva con il confronto tra 5 Gruppi europei di cooperazione transfrontaliera sul tema della cooperazione tra euroregioni con la presenza di Ana Nikolov dell’Associazione delle regioni europee di confine, ufficio di Belgrado. Un punto di vista, quello dai Balcani, particolarmente prezioso in questo momento per riflettere insieme sul futuro dell’Europa.
“Cooperazione transfrontaliera significa dialogo e il Trentino con la sua storia ha certificato l’importanza del confronto e delle relazioni transfrontaliere tra le istituzioni, come dimostra lo sviluppo dell’Euregio di cui in questa fase la Provincia di Trento ha la presidenza e dell’Eusalp, guidata assieme alla Provincia di Bolzano per il 2022 – ha sottolineato l’assessore all’istruzione, università e cultura Mirko Bisesti – Il Dna autonomistico del Trentino e la sua capacità di dare spazio al suo interno a diversità linguistiche sono elementi che hanno sviluppato il modello della cooperazione transfrontaliera. L’esempio portato dall’Euregio rende i territori protagonisti di politiche e iniziative nella cornice dell’integrazione europea capaci di promuovere il sentimento dell’unità nella diversità tipico della Ue. In questo senso, l’Euregio può essere portato come un riferimento per ridurre le tensioni che possono nascere da motivazioni etniche o da rivendicazione nazionalistiche, come purtroppo abbiamo visto svilupparsi in questi mesi nel cuore dell’Europa con le pesanti conseguenze che ne sono derivate. E la cooperazione transfrontaliera nell’ambito dell’integrazione europea sono elementi che rafforzano l’Autonomia del Trentino”. Il direttore della Fondazione Museo storico del Trentino nonché presidente del Comitato per il Cinquantenario del Secondo Statuto di Autonomia Giuseppe Ferrandi ha collegato il tema del convegno proprio al 50° dello Statuto di Autonomia. “Il tema della giornata conclusiva è la prospettiva dell’integrazione europeo, tema con cui anche l’Autonomia deve confrontarsi, perché è all’interno dell’Europa che si deve giocare il tema autonomistico. L’obiettivo è capire che l’esercizio dell’autonomia non si svolge solo all’interno delle Province di Trento e Bolzano, ma è piuttosto inserito in una rete di relazioni che riflettono la dimensione euroregionale ed europea” ha chiarito il direttore Ferrandi. |