PAT – L’assessore Spinelli alla “Giornata del cantoniere” della Cis

Sono 275 circa in totale i cantonieri addetti alla manutenzione della rete stradale trentina. A loro era dedicata la tradizionale “Giornata del cantoniere”, appuntamento annuale organizzato dalla Cisl, svoltosi  al centro Mariapoli di Cadine per dibattere i problemi della categoria e le soluzioni che si prospettano per la gestione delle strade del Trentino. All’evento ha portato i suoi saluti anche l’assessore allo sviluppo economico e lavoro Achille Spinelli, assieme a Luca Comper, dirigente generale del Dipartimento Organizzazione e personale della Provincia autonoma e a Filiberto Bolego , dirigente del Servizio Gestione Strade. Diversi i temi discussi con il segretario della Cisl Funzione pubblica Giuseppe Pallanch. Comune la convinzione, ribadita nei diversi interventi, che il lavoro pubblico è una componente importante della società trentina, che va valorizzata per il contributo concreto che apporta alla qualità della vita della comunità. La gestione della rete stradale, uno dei fiori all’occhiello dell’Autonomia, ne è naturalmente una prova concreta.

La situazione generale dell’economia, con la crescita dell’inflazione e in particolare dei costi di energia e materie prime, preoccupa tutte le categorie di lavoratori, compresi quindi i cantonieri, ma anche altri comparti del settore pubblico. Fra le questioni affrontate nel corso della discussione svoltasi stamani a Sambapoli, la “tenuta” del contratto, recentemente rinnovato, a fronte di un generale aumento del costo della vita, i regimi pensionistici, ma anche problemi più specifici come la formazione e riqualificazione dei lavoratori e l’utilizzo dei buoni pasto.

“Investire in formazione significa anche investire in sicurezza” ha sottolineato Spinelli, che ha ringraziato il sindacato per il ruolo di stimolo svolto anche all’interno del settore pubblico. Sull’impatto dell’inflazione, tuttavia, l’assessore è stato chiaro: è significativo, anche sul sistema dei lavori pubblici. Quest’anno la spesa per acquisti di materiali per opere pubbliche è cresciuta di 150 milioni. Con la crescita dei costi dell’energia, con gli interventi a favore di famiglie e imprese e altre voci analoghe l’aumento è di 350 milioni, nonostante gli sforzi fatti per contenere la spesa.

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