PAT – Lavoratori per turismo e edilizia, doppia risposta della Provincia

Due percorsi in parallelo per potenziare la capacità del sistema Trentino di attrarre i lavoratori che servono alla crescita dei settori turistico ed edile e di rimando allo sviluppo di tutto il sistema economico locale. Sono le risposte in tema di fabbisogno di manodopera per le imprese trentine offerte dal piano della Provincia autonoma di Trento, illustrato oggi a categorie economiche e sindacati nella sala di rappresentanza della Regione. La doppia risposta – presentata dal presidente Maurizio Fugatti, dall’assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli e dalla dirigente generale Laura Pedron – prevede da un lato gli accordi con le Agenzie del lavoro di altre realtà territoriali in Italia, al fine di valorizzare negli ambiti di riferimento le opportunità offerte dal mercato del lavoro trentino. Dall’altra si delinea la costruzione di corsi ad hoc – in collaborazione tra i Dipartimenti provinciali Lavoro e Istruzione-Cultura, le scuole di formazione professionale e gli enti bilaterali – per aggiornare e riconvertire le competenze professionali delle persone che fanno altri mestieri o che si trovano momentaneamente senza occupazione e che quindi possono trovare in questi settori un’adeguata opportunità di riqualificazione professionale.

“Conosciamo quali sono le criticità evidenziate dagli operatori del settori del turismo e dell’edilizia in Trentino” ha detto Fugatti, che ha partecipato all’appuntamento promosso dall’assessore Spinelli per rispondere alle sfide occupazionali nella fase post-Covid. Una ripartenza nella quale il tema delle risorse umane e della loro disponibilità è diventato ancora più centrale.

“Di fronte a queste evidenze – ha continuato il presidente -, la Giunta provinciale ha l’obbligo di impostare un percorso di soluzione alle problematiche. Se per il settore turistico attendiamo di comprendere appieno i fenomeni in corso, augurandoci che la fase attuale sia legata alla portata post-lockdown, e quindi che il mercato del lavoro possa trovare una nuova fase di stabilità ed equilibrio, per l’edilizia sappiamo che il fabbisogno è dovuto alla ripartenza improvvisa del settore dopo una pesante contrazione negli ultimi dieci anni”.

Secondo Fugatti, favorire un incrocio positivo tra domanda e offerta produttiva è centrale per permettere al Trentino di vincere la partita del rilancio. “In un periodo nel quale sono di attualità numerosi interventi e incentivi, dal Superbonus 110% per l’edilizia al Piano nazionale di ripresa e resilienza fino alle risorse provinciali, non possiamo non provare a dare prospettive al mercato del lavoro. Altrimenti rischiamo di avere gli investimenti e non le imprese. Sarebbe paradossale. Sappiamo invece quanto la Giunta creda nelle opere pubbliche per lo sviluppo locale”.

Spinelli introducendo i due percorsi ha sottolineato quanto la capacità di attrazione di forza lavoro rappresenti un’opportunità di crescita per l’economia locale. “Vogliamo incentivare i nostri giovani ad approcciare mestieri che sembrano aver perso appeal e allo stesso tempo attirare nel nostro territorio nuove forze, per una crescita collettiva e di sistema. Nella consapevolezza che le donne e gli uomini che animano il mercato del lavoro non solo permettono alle aziende di poter operare e crescere, ma portano indotto e fanno vivere il nostro sistema economico e sociale. Impostiamo ora percorsi che potranno dare sicuramente ulteriori frutti in futuro”.

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