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PAT – Nuova procedura computer based per l’accertamento dei prerequisiti di accesso al CAPES

Si è tenuta, per la prima volta in contemporanea presso le sedi territoriali delle istituzioni formative provinciali e paritarie, il test per l’accertamento dei prerequisiti per l’accesso al CAPES, ovvero il corso annuale riservato a coloro che sono in possesso del Diploma Professionale di Tecnico nell’istruzione e Formazione Professionale (IeFP) e consente di sostenere l’esame di Stato per il conseguimento del Diploma di Istruzione Professionale.

“Sono molto soddisfatta – ha dichiarato la vicepresidente e assessore all’istruzione Francesca Gerosa – l’aumento delle iscrizioni del 23% e l’ottimo risultato della prova scritta è una risposta importante da parte dei ragazzi alle novità d’esame che abbiamo voluto fortemente attivare già quest’anno. Ringrazio il Dipartimento istruzione, Iprase e gli Enti di formazione professionale per aver lavorato tutti insieme perché questo fosse possibile in pochissimi mesi.”

La modifica del test per l’accertamento dei prerequisiti per l’accesso al CAPES è stato il primo passo di quella che sarà una vera e propria riforma della formazione professionale, primo obiettivo della strategia provinciale di legislatura per quanto riguarda l’istruzione.

La nuova procedura di accertamento dei prerequisiti, basata sul Computer Based Testing, ha semplificato notevolmente le modalità di accesso al Capes. La prova che si è tenuta nella mattinata di venerdì scorso, per la prima volta in contemporanea in ben 17 sedi, ha permesso di accertare le competenze comuni con garanzie di maggiore equità ed omogeneità nella valutazione ad una più ampia platea di candidati, con l’intento di favorire la massima partecipazione degli studenti interessati alla prosecuzione degli studi. Il test, effettuato attraverso l’uso di password e sistemi crittografati, somministrato contemporaneamente presso più sedi territoriali delle istituzioni formative provinciali e paritarie – anche questa una novità – ha inoltre consentito di ridurre al minimo gli spostamenti dei candidati.

“Quest’anno abbiamo voluto introdurre una nuova procedura selettiva – ha spiegato la vicepresidente e assessore all’istruzione Francesca Gerosa – per favorire ed ampliare la partecipazione degli studenti al Corso annuale per l’esame di Stato, rendendola anche più accessibile. Il mio obiettivo è innalzare i livelli di istruzione e formazione dei ragazzi, perché possano raggiungere obiettivi spendibili nel loro futuro. Abbiamo voluto mettere i ragazzi che hanno frequentato i percorsi della formazione professionale nella condizione di potersela giocare al pari dei loro compagni degli istituti tecnici e dei licei, dando loro la possibilità di frequentare l’ultimo anno per poi fare l’esame di maturità, senza bloccarli in entrata. Posso oggi dire che i numeri hanno premiato la scelta. Le adesioni alla procedura di accertamento sono aumentate del 23%, passando dalle 481 dello scorso anno alle 592 della sessione 2024, e la prova scritta è stata superata dal 98% dei partecipanti. Ora attendiamo gli esiti dei colloqui orali che si concluderanno entro il 15 luglio per trarre il bilancio finale, anche se devo dire sin d’ora che questi risultati incoraggiano a proseguire in questa direzione.”

La “libreria” di domande utilizzate nel Test, le griglie di correzione e di valutazione sono state elaborate con la collaborazione di IPRASE, ente strumentale della Provincia autonoma di Trento, cui era assegnata la predisposizione delle prove scritte di italiano e matematica. Le modalità di realizzazione dei colloqui sono rimaste invece le medesime, tenuto conto sia dell’utilità del modello in uso di indagare le soft-skill e le competenze metacognitive, sia del positivo riscontro sul livello di consapevolezza e maturazione.

“Mentre avviamo il percorso di riforma della formazione professionale, che necessiterà di adeguati tempi, abbiamo voluto dare subito un segnale forte ai ragazzi, modificando tempi e modalità di accesso al CAPES affinché gli studenti non venissero bloccati in ingresso, ma possano dimostrare studiando di poter conseguire il diploma di maturità. Un atto di fiducia nei loro confronti e nelle loro capacità. Ma non solo: abbiamo l’obiettivo primario di lavorare, in questi anni di legislatura, anche al benessere degli studenti all’interno delle nostre scuole – ci tiene a ricordare la vicepresidente – e per fare questo è importante che i ragazzi si sentano tutti uguali, tutti allo stesso modo importanti, tanto chi frequenta licei e istituti tecnici quanto chi ha scelto la formazione professionale.” La vicepresidente ha voluto poi rivolgersi direttamente agli studenti: “Auguro il meglio ai nostri ragazzi. Impegnatevi, ricordandovi che siete gli artefici del vostro futuro, e soprattutto credete in voi”.

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