La Provincia autonoma di Trento onorerà nel corso del prossimo anno gli impegni assunti per l’adeguamento degli stipendi dei dipendenti pubblici per gli anni 2022-2024 assicurando il recupero, anche retroattivo, dei livelli pattuiti nell’ambito del Protocollo del luglio 2023 con le rappresentanze dei lavoratori. C’è infatti piena consapevolezza, da parte dell’Amministrazione, del meccanismo, dovuto a motivi tecnici e contabili, che impedisce un’immediata erogazione di quanto concordato. Se è vero pertanto che il 2024 inizierà con i livelli precedenti all’una tantum, già corrisposto nei mesi scorsi, è già previsto che, a seguire, saranno recuperati i livelli stipendiali concordati con la corresponsione anche dei nuovi aumenti a regime per l’anno 2024.
Rispettando dunque i patti con le lavoratrici e i lavoratori del pubblico impiego, che hanno un ruolo cruciale nel rispondere alle esigenze della comunità, fornire i servizi ai cittadini e alle imprese e favorire lo sviluppo del Trentino.
È quanto precisa la Giunta provinciale a seguito delle proteste messe in atto oggi da una specifica rappresentanza sindacale: si tratta nella fattispecie della componente che non aveva aderito all’accordo del 18 luglio 2023, intesa che invece aveva trovato la condivisione da parte delle Federazioni e Confederazioni sindacali alle quali fa riferimento la maggioranza dei dipendenti pubblici trentini.