Il programma di domani, martedì 1° dicembre 2020, prevede 4 conferenze. Si inizia la mattina con l’evento proposto dal centro Ocse di Trento “La diffusione del telelavoro su larga scala e il suo impatto a livello locale: sfide e opportunità per imprese, lavoratori e famiglie”, e quello proposto da Elfac (Confederazione Europea Famiglie Numerose) di presentazione del Network nazionale ed europeo dei Comuni amici della famiglia. Nel pomeriggio altri due appuntamenti, nel primo il Distretto Famiglia Educazione propone il seminario “Famiglia-scuola-territorio: quale possibile alleanza nell’emergenza e quali nuove prospettive per il futuro?”, nel secondo l’Università di Trento organizza la tavola rotonda “Le sfide della famiglia nel futuro post pandemia: lavoro femminile, anziani, disabilità, minori”.
La manifestazione è coordinata dall’Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili in collaborazione con il Comune di Trento, l’Università degli Studi di Trento e con il patrocinio del Dipartimento per le politiche familiari della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
I programmi dei 4 workshop, corredati dai rispettivi link di accesso, della seconda giornata del Festival della famiglia – martedì 1 dicembre – sono i seguenti: Martedì 1 dicembre – 10-11.30 Un recente rapporto di OCSE evidenzia come la diffusione del telelavoro su vasta scala comporterebbe molteplici sfide e opportunità per le imprese, i lavoratori e le famiglie. Si tratta di una sfida di portata globale con forti ripercussioni a livello locale. Aspetti come l’evoluzione dei modelli di conciliazione vita-lavoro e i rischi di rafforzamento delle disparità tra lavoratori fondate sul genere, sui livelli di reddito e di istruzione sono stati inseriti in un più ampio contesto analitico con cui l’OCSE ha esplorato le potenziali ripercussioni del telelavoro non solo su dipendenti e manager ma anche sulle aziende, lo sviluppo locale e la società nel suo complesso. Martedì 1 dicembre – 10.30-12.30 Durante il seminario saranno discussi ed approfonditi i percorsi di certificazione dei Comuni amici della famiglia attivati a livello regionale. Nell’evento sarà inoltre presentato l’accordo di reciprocità tra la Provincia autonoma di Trento e l’European Large Family Confederation (ELFAC) di automatica adesione al Network europeo dei Comuni amici della famiglia certificati “Family in Trentino” e “Family in Italia”. Martedì 1 dicembre – 14.30 – 16.30 Il Distretto famiglia dell’educazione, incubatore di una pluralità di esperienze del mondo familiare, scolastico e comunitario, ha riflettuto sull’importanza di una costante alleanza tra famiglia, scuola e territorio, mettendo in atto sperimentazioni condivise di buone prassi da poter anche diffondere sui diversi territori. Durante l’emergenza tali equilibri sono stati messi a dura prova. Quali possibili nuove alleanze? Come diffondere una strategia funzionale all’essere ancora comunità educante in questo tempo “sospeso”? Quali indicazioni a lungo termine ci dà l’esperienza del Covid, che ha rivoluzionato le relazioni educative tra le agenzie sul territorio? Che cosa ci dicono e ci chiedono le “voci” dei ragazzi e delle famiglie nell’indagine ”Ri-emergere” e quale ruolo hanno nella nuova alleanza educativa? Martedì 1 dicembre – 16-18 Quanto stiamo vivendo in questo 2020 mette in evidenza quattro aree critiche, che possono rappresentare il volano per una complessiva ridefinizione delle politiche famigliari in un’ottica attenta alle esigenze future. Le donne hanno pagato un prezzo molto elevato in termini non solo di carriera, ma di mantenimento dell’occupazione, aggravando la situazione già nota in precedenza, dove le famiglie a maggior rischio povertà sono quelle mono-reddito. Gli anziani sono la seconda categoria che ha sofferto la pandemia, che si è rivelata particolarmente aggressiva. I disabili sono la terza categoria che ha particolarmente sofferto la pandemia, soprattutto a causa della chiusura e della rarefazione delle terapie, dei centri diurni, delle riabilitazioni. Da ultimo i minori, la generazione dei giovani nel percorso formativo, dalle scuole materne all’università. Si parla di rischio di bruciare una generazione, ma quale sarà il futuro di questi giovani? Per maggiori informazioni: www.festivaldellafamiglia |