PAT – Violenza sulle donne: arrivano le Linee Guida per contrastarla

Approvate oggi dalla Giunta provinciale, su proposta dell’assessore alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia, Stefania Segnana, le Linee di indirizzo per la prevenzione e il contrasto della violenza sulle donne per il biennio 2020 – 2021. “Si tratta di un documento costruito attraverso un percorso partecipato, che ha visto il coinvolgimento del gruppo delle assistenti sociali esperte, il gruppo degli enti del terzo settore che gestiscono servizi antiviolenza e il gruppo di lavoro interdisciplinare che affronta i casi di violenza ad alto rischio – spiega l’assessore Segnana -. Il testo è stato poi presentato alla Commissione provinciale per le pari opportunità, al Consigliere di parità e al Consiglio delle autonomie locali ed è stato integrato per accogliere le loro osservazioni”.
Fra le novità vi è poi la possibilità di implementarle per la durata dell’intera legislatura: “I contenuti delle Linee di indirizzo – conclude l’assessore – propongono interventi di ampia portata e costituiscono una mappa concreta da seguire per garantire la qualità, l’efficacia e la coerenza di tutti gli interventi, proprio per questo abbiamo previsto che sia possibile integrarle in base ai mutati contesti nel corso della legislatura”.

Priorità d’azione:

  • Aumentare il livello di consapevolezza nella pubblica opinione su radici strutturali, cause e conseguenze della violenza maschile sulle donne: questa priorità intende agire per l’incremento della consapevolezza e della sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui temi legati alla violenza maschile contro le donne, andando ad incidere su un progressivo cambiamento culturale.
  • Rafforzare il ruolo strategico del sistema di istruzione e formazione: al fine di realizzare un’efficace azione di prevenzione rispetto al fenomeno della violenza sulle donne è indispensabile promuovere, nell’ambito delle principali agenzie educative, specifiche attività informative, formative e di sensibilizzazione dirette a studentesse e studenti, insegnanti e dirigenti scolastici, in armonia con quanto indicato nella Convenzione di Istanbul in materia.
  • Formare le operatrici e gli operatori del settore pubblico e del terzo settore: assicurare una formazione adeguata e continua a tutti gli operatori impegnati nel contrasto della violenza sulle donne è un elemento essenziale per la tutela delle stesse e degli eventuali minori coinvolti nella vittimizzazione.
  • Promuovere percorsi di trattamento degli uomini autori di violenza e di reati relativi alla violenza contro le donne: un’efficace prevenzione deve considerare rilevante il lavoro svolto anche nei confronti dei soggetti autori dei comportamenti violenti, mettendo a disposizione percorsi rieducativi.
  • Sensibilizzare il settore privato e i mass media sul ruolo di stereotipi e sessismo nella violenza maschile contro le donne: è opportuno intervenire per promuovere una maggiore sensibilità sui temi della violenza, sottolineando la responsabilità che questi hanno legata alla propria mission; in tal modo sarà possibile evitare la trasmissione di messaggi, notizie e informazioni che, indirettamente, possono richiamare una logica “sessista”, stigmatizzante, stereotipizzante o discriminatoria nei confronti delle donne.

2. Asse “Protezione e sostegno”
L’asse legato alla protezione e al sostegno delle vittime, nelle sue diverse priorità, intende porre attenzione sulla tutela e sul rafforzamento delle capacità della donna nel percorso di uscita dalla violenza.

Priorità d’azione:

  • Presa in carico: per assicurare protezione e sostegno alle donne vittime di violenza, è necessario predisporre un percorso di uscita dalla violenza coordinato e integrato tra tutti i servizi operanti in un determinato territorio, ognuno dei quali avrà un compito specifico nell’attuazione del progetto.
  • Percorsi di empowerment economico, finanziario, lavorativo e di autonomia abitativa: le situazioni di violenza, in quanto tali, comportano per la donna la manifestazione di vissuti di fragilità e limitativi rispetto all’espressione delle proprie capacità. Un buon percorso di uscita dalla violenza deve tener conto di tutto un insieme di interventi che mirino al sostegno della donna sia sul piano economico-finanziario, sia sul piano lavorativo e di autonomia abitativa.
  • Linea telefonica gratuita antiviolenza 1522: a livello nazionale dal 2006 è attiva la linea telefonica nazionale gratuita 1522 che offre informazioni rispetto ai servizi del territorio di riferimento, e quindi anche della provincia di Trento, per le donne che subiscono violenza.
  • Proteggere e supportare le/i minori vittime e/o testimoni di violenza intrafamiliare: sempre maggiore è la consapevolezza che la violenza sui minori non è fatta solo di maltrattamento rivolto direttamente alle bambine e ai bambini, ma comprende anche la violenza assistita intrafamiliare, che vede le bambine e i bambini nella condizione di assistere agli atti di aggressività, abuso e violenza all’interno delle mura domestiche; in questi casi, è importante che tutti gli attori coinvolti nella vita del minore siano in grado di riconoscere e comprendere i segnali della violenza subita e che i servizi competenti garantiscano tempestive azioni di tutela e sostegno del minore.
  • Rendere operativo il percorso sanitario di tutela per le donne che hanno subito violenza: le donne vittime di violenza spesso riportano lesioni fisiche e psicologiche rilevanti che possono, in qualche modo, incidere nella loro quotidianità; per questo, è possibile che il primo contatto delle vittime con i servizi sia quello del Pronto Soccorso Ospedaliero, nel quale è importante che operino professionisti correttamente formati ad intervenire in modo adeguato.

3. Asse “Perseguire e punire”
L’asse Perseguire e Punire agisce prevalentemente nei confronti dei soggetti che agiscono violenza, garantendo una loro rapida individuazione e la definizione di una punizione in linea con la legislazione nazionale e provinciale in materia.

Priorità d’azione:

  • Garantire la tutela delle donne vittime di violenza attraverso una efficace e rapida valutazione e gestione del rischio di letalità, gravità, reiterazione e recidiva: al centro del percorso di uscita dalla situazione di violenza deve essere posta la tutela della donna e di eventuali minori. Importante risulta comprendere il rischio di letalità, gravità, reiterazione e recidiva che la situazione porta con sé. Per assicurare interventi che perseguano questo obiettivo è necessario garantire lo sviluppo di un coordinamento tra tutti i servizi territoriali competenti, i quali condividono tra loro un modello e degli strumenti utili per un’efficace e tempestiva valutazione e gestione del rischio.
  • Migliorare l’efficacia dei procedimenti giudiziari a tutela delle vittime di abusi e violenze e di delitti connessi alla violenza maschile contro le donne: va posta attenzione in modo particolare agli aspetti legati al pieno riconoscimento dei diritti di donne e minori lungo tutto il procedimento penale e civile dei tribunali di competenza.

4. Asse “Assistenza e promozione”
Questa azione si colloca in linea trasversale e pone il suo interesse sul sostegno nella gestione di tutte le azioni e gli interventi di cui agli assi precedenti, attuando azioni di valutazione e monitoraggio delle ricadute.

Priorità d’azione:

  • Rafforzamento gestione, monitoraggio e valutazione e raccolta dati: l’intero sistema di servizi deve essere adeguatamente supportato per poter apportare continui miglioramenti in termini di risposta alle donne vittime di violenza e ai loro figli. È pertanto utile sia garantire un costante monitoraggio e una valutazione delle azioni messe in atto, sia elaborare una raccolta dati che permetta di avere una comprensione adeguata del fenomeno.
  • Promozione e comunicazione: oltre a garantire una attenta analisi del fenomeno, è necessario anche procedere all’elaborazione di documenti di comunicazione e di rendicontazione dei risultati ottenuti dagli interventi effettuati, in modo da garantire trasparenza dei finanziamenti utilizzati ed elaborazione di buone prassi adottabili.

5. Monitoraggio e valutazione
Le azioni previste dalle linee di indirizzo verranno monitorate periodicamente dagli uffici provinciali, in collaborazione e dialogo con tutti gli attori coinvolti nelle diverse azioni: soggetti istituzionali, enti di terzo settore e beneficiari dell’intervento.
Al termine del biennio 2020-2021 verrà elaborato un report finale, contenente lo stato di avanzamento delle priorità declinate, che sarà il risultato delle azioni di monitoraggio sviluppate con attori coinvolti

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