Lorenzo Latella, segretario di Cittadinanzattiva Campania e l’assessore Sessa scrivono al direttore del Distretto per chiedere di autorizzare le terapie.
Aumentano le prese di posizione a favore di malati e disabili costretti a interrompere le cure riabilitative (prescritte dai medici della ASL) perché il Distretto 60 non concede le autorizzazioni. Lo hanno già fatto, tra gli altri, i sindaci di Pagani e Castel San Giorgio e i sindacati CISL e UIL. Ora a scrivere al Direttore del Distretto, e per conoscenza alla responsabile riabilitazione della Asl, sono il segretario di Cittadinanzattiva Campania, Lorenzo Latella, e l’assessore del Comune di Pagani Pietro Sessa.
Questo il testo della lettera a firma di Lorenzo Latella: “E’ di questi giorni la notizia dell’interruzione dei piani terapeutici riabilitativi a danno di 93 pazienti attualmente in carico presso Villa Dei fiori (64 minori e 27 adulti), ad opera del Distretto 60 da lei diretto. Tale decisione ci pone in un forte stato di agitazione, unitamente alle forze sindacali e ad altre Associazioni di tutela dei pazienti innanzitutto perché la percepiamo come un danno per i pazienti e i loro familiari che vedranno vanificare i risultati di salute raggiunti in questi anni con estremi sacrifici, ma anche perché è una vicenda simbolica di come il servizio sanitario si sia completamente appiattito sulle logiche economiche piuttosto che sul benessere dei pazienti e dei cittadini. Pur consapevoli che una tale decisione non deriva da una sua volontà personale ma da una difficoltà gestionale delle scarse risorse in ambito sanitario, siamo altrettanto convinti che interrompere le terapie non possa rappresentare una soluzione ma un danno per i pazienti e per l’intera azione del Distretto 60. Dobbiamo, tutti insieme, adoperarci in uno sforzo comune per individuare una soluzione in grado di garantire il rispetto del diritto alla salute superando gli impedimenti burocratici ed economici che motivano l’ingiustificabile decisione intrapresa. Cittadinanzattiva è disposta a sostenerla in un percorso di concertazione con le istituzioni regionali e con i vertici dell’Asl Salerno per scongiurare tale interruzione e per affrontare, una volta per tutte e in modo organico e sistemico, il complicato percorso riabilitativo dedicato a questa particolare categoria di pazienti”. Dal canto suo l’assessore di Pagani Pietro Sessa denuncia che “il diniego delle cure a pazienti gravi e fragili, per la maggior parte bambini, non può trovare alcuna giustificazione economica in nome di vincoli di bilancio anche perché l’interruzione delle cure vanificherebbe tutti i risultati ottenuti finora e comporterebbe il peggioramento dello stato di salute dei pazienti con ulteriori aggravi di spesa a carico del bilancio pubblico”. Da qui l’invito a superare ogni vincolo burocratico e autorizzare le cure. Continua intanto la mobilitazione dei familiari dei pazienti, in particolare delle mamme dei bambini rimasti senza cure, con l’appello al Governatore e al Direttore della ASL, appello che ha già superato le mille firme e, in alcuni casi, anche con il ricorso al magistrato.