Notte folle, notte per cuori forti. Girandola di emozioni incredibile tra Dortmund e Londra in questa notte di Champions League che premia il Real Madrid col brivido e il Chelsea all’ultimo respiro o quasi rimontando in maniera incredibile il 3 a 1 dell’andata. La serata si chiude con “Stamford Bridge” che inneggia a Josè Mourinho e non può essere altrimenti perché se la Fortuna, il Caso o gli dei del Calcio gli hanno dato ragione ancora una volta non può essere un caso. I tifosi dell’Inter ricorderanno gli ultimi incredibili minuti di Dinamo Kiev – Inter con Zanetti che nel suo libro ha spiegato che quella rimonta non fu frutto della fortuna ma merito di Mourinho che stravolse la squadra e mandò in campo contemporaneamente cinque attaccanti. Quello che è successo anche stasera con l’allenatore portoghese che ha mandato in campo contemporaneamente Eto’o, Torres, Williams, Schurrle e Demba Ba. Proprio lui, l’uomo che non ti aspetti, l’ultima ruota del carro risolve in mischia all’87esimo regalando vittoria e qualificazione ai Blues che devono ringraziare anche Cech che al 94’ salva su Marquinhos. Ad aprire le marcature era stato Schurrle, anche lui in mischia al 31’ nell’unico sussulto del primo tempo. Lo stesso tedesco, subentrato all’infortunato Hazard, al 51’ ha colpito la traversa, imitato poi da Oscar su punizione al 53’. Cech sporca i suoi guantoni solo al 56’ su un tiro cross su punizione di Lavezzi. Al 77’ Cavani spara alto da ottima posizione. Quindi all’87 Demba Ba irrompe su un pallone vagante e non da scampo a Sirigu. Esplode “Stamford Bridge”, esplode Josè Mourinho nella sua solita corsa ad abbracciare i suoi eroi. Ma non è tutto, non sarebbe Mourinho. Il portoghese tira fuori dalla mischia festante Eto’o e Torres perché c’è da difendere e il Chelsea è tutto sbilanciato in avanti. Riesce anche questa impresa e Mourinho conferma ancora una volta di essere uno dei migliori allenatori al mondo, se non al migliore. E in questa notte pazza vince anche il duello a distanza con Carlo Ancelotti che passa il turno ma ha tremato contro un Borussia indomabile, tutto cuore. Il Real passa il turno grazie al 3 a 0 dell’andata che vanifica il 2 a 0 del Borussia e Ancelotti, privo di Ronaldo, deve dire grazie a “San Iker Casillas” e allo sciagurato Mkhitaryan che ha fallito un paio di occasioni clamorose. La serata tedesca sembra sorridere subito agli spagnoli che al 16’ guadagnano un rigore. Assente Ronaldo, sul dischetto, stranamente, non va Bale ma Di Maria che si fa respingere il tiro da Weidenfeller. Il Real gioca a farsi del male e al 24’ Pepe serve di testa Reus che dribbla Casillas e deposita nella porta vuota. Dodici minuti dopo il tedesco raddoppia, questa volta grazie allo sciagurato retropassaggio di Illaramendi. Reus serve Lewandowski che colpisce il palle ma lo stesso Reus è il più lesto sulla ribattuta ed è 2 a 0. Un risultato che gasa giocatori e tifosi del Borussia che carica a testa bassa. A dire il vero al 59’ Bale sfiora il gol – tranquillità e Hummels è miracoloso su Benzema, ma al 64’ Mkhitaryan prende il palo a porta vuota dopo aver dribblato Casillas e al 68’ gli spara addosso. Il portiere è bravo e fortunato anche su Grosskreutz al 70’ che recita lo stesso copione dell’armeno. Il Borussia attacca alla ricerca del terzo gol ma lascia spazi al contropiede. Weidenfeller salva ancora su Benzema al 79’, Bale sbaglia al 90’. Non c’è più tempo. Il Real suda freddo ma passo il turno.
Sebastiano Borzellino