Pd, botta e risposta maggioranza-minoranza sulla Direzione

Botta e risposta nel Pd sulla convocazione della Direzione per discutere della linea politica e delle amministrative, dopo che con Sinistra italiana è calato il gelo per le alleanze a livello locale, dopo gli ultimi sondaggi sul governo e sul Pd. A innescare la discussione è Roberto Speranza: ‘Ho già chiesto una Direzione e credo che vada fatta al più presto. Una Direzione in cui si dica in maniera univoca che per il Pd non esiste alcun opzione diversa da quella del centrosinistra. Va ribadito al più presto, non lasciamo alibi a nessuno’. Immediata la replica del vice segretario dem Lorenzo Guerini: ‘La Direzione era già convocata per discutere di amministrative e di altre questioni alla ripresa dopo le vacanze di Natale. Lo aveva già detto il segretario Matteo Renzi e ne avevamo parlato anche all’ultima Direzione sulle situazione internazionale’. In giornata, era stato il senatore della minoranza dem Federico Fornaro a intervenire: ‘Sondaggio dopo sondaggio si sta delineando per il Pd uno scenario da incubo per il ballottaggio dell’Italicum con la vittoria del M5S. Un esito impensabile soltanto qualche mese fa. Non è più possibile continuare a ignorare i segnali di disagio nei confronti della politica del governo che sono ‘fotografate’ dalle rilevazioni e dalle ricerche più serie ed affidabili, con un travaso di voti in alcuni dei bacini tradizionali di consenso dal centrosinistra al M5S. Senza drammatizzare la situazione e neppure sopravvalutare i sondaggi, appare non più rinviabile un bilancio vero e non ad uso della propaganda sull’azione del governo e un confronto aperto sulle prospettive delle alleanze per avviare una nuova stagione del centrosinistra’. In realtà la minoranza è fermamente nel Pd, ma vuole essere alternativa a Matteo Renzi, ed è pronta a fare il possibile per evitare che prenda forma un Partito della Nazione che rade al suolo e ingloba. Una battaglia che Roberto Speranza chiede con un confronto largo che si aprirà anche sul superamento della coincidenza segretario-premier visto che, il doppio ruolo di Renzi non ha funzionato, deprimendo l’autonomia del Pd. Lorenzo Guerini ascolta ma sul doppio ruolo segretario-premier, sollevato da Speranza, è stato netto: ‘E’ un atto costitutivo del Pd e non torniamo indietro’. Senza di noi il Pd non esiste, replica la minoranza, ‘perchè è altro e Renzi da solo non è troppo forte ma troppo debole. Il centrosinistra non si costruisce con il centrodestra. Chi è andato via ha sbagliato perché senza Pd il centrosinistra non si può costruire, sottolinea Speranza rivolgendosi ai vendoliani e agli ex Pd di Sinistra Italiana.

Cocis

 

 

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