L’ex segretario D’Alema non ci sta a passare come l’uomo forte del Partito Democratico ad aver affossato l’elezione a Presidente della Repubblica. E attacca le modalità utilizzate dallo stato maggiore del partito nel candidare l’ex presidente della Commissione europea. “Io dietro la sua sconfitta? Denuncerò chi lo dice”. “Non sono stati io ad affossare Romano Prodi nelle elezioni per il Colle, semmai quella “di chi lo ha candidato in modo francamente assurdo. Perché non si può tirare fuori in questo modo la candidatura di Prodi senza una preparazione, senza un’alleanza. Si cercano capri espiatori, per errori politici che sono stati compiuti, in persone che non c’entrano nulla. Io, come vede, vado a spasso con il cane, non organizzo complotti, non faccio parte di nessun organismo”, poi continua l’ex segretario. “Scissione nel Pd? Non credo – dice ancora D’Alema nell’intervista – ma non ne ho idea, guardi, io non faccio parte né dei parlamentari del Pd né degli organismi dirigenti del Pd, non vedo perché lei si rivolga a me”.
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