Pd e il collante elettorale dello ‘Ius soli’

Sono più di 70mila le firme contro lo Ius soli raccolte in due giorni da Fratelli d’Italia nel corso della gazebata: ‘L’Italia a chi la ama. No Ius soli. Firma per fermarli’.

Durante la due giorni, organizzata nel fine settimana su tutto il territorio nazionale, FdI ha inoltre chiesto ai cittadini di compilare un questionario per definire le priorità del ‘Movimento dei Patrioti’. L’iniziativa, cui è stato dato il titolo di ‘Appello ai Patrioti’, è stata organizzata in vista del secondo congresso nazionale di FdI, in programma a Trieste il 2 e 3 dicembre, per ascoltare e coinvolgere direttamente gli italiani nella definizioni delle urgenze più gravi da portare all’attenzione della politica.

‘La massiccia partecipazione a questa due giorni conferma che gli italiani sono contrari allo Ius soli, legge con la quale il Pd e il governo vogliono dare la cittadinanza automatica agli immigrati e che vogliono essere coinvolti nelle scelte della politica.  Abbiamo dato vita a una vera e propria consultazione popolare, gratuita e aperta a tutti, per chiedere ai cittadini di dire la loro su alcuni temi di stretta attualità, come l’Europa e l’euro, la legittima difesa e l’immigrazione, i simboli identitari e l’islam, la Catalogna e il presidenzialismo. Inoltre, dal voto nei gazebo è stata eletta anche una parte significativa dei nostri delegati per il Congresso nazionale del 2 e 3 dicembre a Trieste. Proprio durante il il congresso presenteremo i risultati di questa mobilitazione’, afferma Giorgia Meloni.

Il partito, inoltre, ha reso noto che, oltre che ai gazebo, firme e indicazioni sulle priorità sono state raccolte anche online, sul sito di Fratelli d’Italia, e sulla piattaforma stopiusoli.com.

In realtà è veritiero che siamo alle prese con i nostri problemi strutturali costituiti da  una spesa pubblica ingovernabile e sprecona, una pubblica amministrazione al servizio più di se stessa che del cittadino, un debito che toglie spazi di manovra, una classe politica che in buona misura è formata da chi non aveva qualità e competenze per trovarsi un mestiere.

Per contro il Pd, azionista di riferimento della politica italiana, insiste  sullo ‘ius soli’, che null’altro è che un riferimento politico ‘ideale’, tema, a conti fatti, marginale.  Alcuni elettori sono disponibili a schierarsi per battaglie ideali, che non incidono sulla vita quotidiana delle persone ma che tanta soddisfazione   danno allo spirito.

 Il dna del centro-sinistra è valoriale e ideologico, distante anche  dal loro destino economico. E’ chiaro perchè, a loro dire, lo Stato deve creare posti di lavoro perchè  il loro impegno sociale è destinato alle questioni serie e  di alta civiltà.

Il Pd chiede di   essere riconfermato come forza di governo e  mette al centro della scena politica una questione così marginale come lo ‘ius soli’. Una ragione più addentro alle manovre elettorali in corso: il disegno di attrarre elettori a sinistra. Se il governo e il Pd lo facessero con azioni positive, di impatto sulla vita economica, anche di chiara marca  assistenziale, vedi gli   80 euro e più,  prenderebbero i voti degli irriducibili della sinistra, ma altri no.

Ecco il ritorno alle bandiere ideali, che sventolano e fanno seguito, senza però inimicarsi gli elettori di centro che uno ‘ius soli’ lo possono pure digerire, ma ulteriori sprechi dei loro soldi, no.

Quindi, in mancanza di proposte concrete e positive, ecco pronto il collante dello ‘Ius soli’, pronto all’occorrenza.

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