A Grottaglie si è tornato a parlare di ZES (Zone Economiche Speciali), durante un incontro organizzato dal Partito Democratico cittadino, al quale hanno preso parte il commissario protempore del Pd grottagliese on. Giovanni Battafarano, il segretario provinciale del Pd ionico Anna Filippetti, il project manager della Zes ionica Paolo Piccinno, il sindaco di Grottaglie Ciro D’Alò e l’onorevole Ubaldo Pagano.
Nutrita la presenza di imprenditori ed altri attori sociali interessati all’argomento, che hanno portato un importante contributo di confronto all’iniziativa.
Se pur divenuto tema di discussione sempre più diffuso, è bene ricordare cosa siano le Zone Economiche Speciali, per meglio contestualizzare anche gli interventi e le iniziative locali.
Le Zes sono aree geografiche nell’ambito delle quali un’autorità governativa offre incentivi a beneficio delle aziende che vi operano, attraverso strumenti che agiscono in un regime agevolato rispetto a quelli vigenti per le ordinarie politiche nazionali. L’anima delle Zes è innanzitutto la “logistica”: un porto, un retro-porto, un interporto o centro intermodale, un vettore ferroviario. All’interno dell’area perimetrata come Zes, le aziende che si insediano possono usufruire di un regime fiscale agevolato, che consiste nell’abbattimento totale della tassazione su alcune tipologie di imprese; su procedure amministrative semplificate; sulla possibilità di rimpatrio agevolato di investimenti e profitti; su dazi ridotti su importazioni ed esenzione su tasse per esportazione; su canoni di concessione agevolati. Inoltre, per le aziende che si insediano nelle aree perimetrate, sono disponibili anche delle risorse economiche.
Quella di Grottaglie, rientra nella zona perimetrata della Zes ionica interregionale Puglia – Basilicata. La posizione centrale dell’aeroporto Arlotta che si trova tra il porto di Taranto e lo snodo intermodale di Francavilla Fontana, fa di Grottaglie un punto strategico per l’intera area ionica. Condizione che ha già iniziato ad attrarre piccole e medie imprese, oltre che grandi player nazionali ed internazionali. Se poi si pensa al prolungamento verso la Basilicata, con il centro intermodale di Ferrandina in Val Basento, che funge da cerniera per i traffici commerciali fra le regioni del Mezzogiorno, oltre ad essere attraversata da uno dei quattro corridoi europei TEN-T che toccano l’Italia (il Corridoio Scandinavo – Mediterrane nella sua sezione meridionale), si può comprendere come, attraverso i corridoi adriatico e tirrenico, si potranno sviluppare maggiormente i flussi di traffico merci a supporto delle esportazioni del Mezzogiorno verso il continente europeo, con benefici non solo per l’area ionica e del Mezzogiorno, ma anche per l’intero Paese.
Le Zes rappresentano, quindi, un importante strumento di promozione del sistema Puglia, che sta portando la nostra regione ad essere una base logistica di attrazione per gli investitori, divenendo porta d’accesso d’Europa.
Purtroppo, l’incertezza sul trasferimento delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione alle regioni e la mancata firma da parte del ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Raffaele Fitto, del Dpcm che disciplina la procedura di aggiornamento e revisione della perimetrazione delle aree Zes, stanno portando a notevoli ritardi e al rischio che gli investitori possano andare altrove.
Grottaglie, intanto, si è dimostrato luogo delle buone pratiche, non solo per la immediata risposta dell’amministrazione comunale alle richieste degli investitori, ma anche per la velocità burocratica che ha già permesso ad aziende come Conad di insediarsi con una piattaforma logistica principalmente legata alla catena del fresco. Un investimento di 14milioni di euro, su un’area di 21.000 metri quadri, di cui 8.500 coperti che, naturalmente, porterà nuovi posti di lavoro.
Durante l’incontro è stato più volte citato il compianto onorevole Ludovico Vico, tra i padri promotori delle Zes il quale, come molti ricorderanno, tanto si è impegnato alla loro nascita e alla loro realizzazione in Puglia e Basilicata.