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“Anvedi chi c’è. Aho, ma quello è Carlo Calenda”. Una graditissima sorpresa ha reso meno lunga l’attesa per gli elettori romani che si sono messi in fila, al seggio di Piazza del Popolo, per scegliere il nuovo segretario del Partito democratico. L’ex ministro dello Sviluppo economico, maglia blu, jeans d’ordinanza e scarpe comode, ha inforcato gli occhiali e con la penna biro si è messo a registrare le generalità di tanti cittadini che hanno scelto di partecipare alla quinta edizione delle primarie dem. Anche vip, come Sabrina Ferilli, ‘servita’ proprio dal prezioso ‘attivista’.
Calenda è sembrato trovarsi assolutamente a suo agio tra simpatizzanti, elettori e militanti. Scrupolo e meticoloso, con bella calligrafia, ha svolto il suo compito con diligenza. Senza dimenticare però la sua vena ironica, con le immancabili battute. Ma soprattutto ha avuto un pensiero per gli amici, come Paolo Gentiloni, al quale l’ex ministro ha mandato un pacchetto con le ciambelle fritte e i cornetti, chiedendo la ‘cortesia’ ai fotografi di fungere da ‘riders’. E poi i social, che Calenda usa con la mano sinistra, mentre la destra è impegnata a distribuire matite e schede. “Scrutando… tantissima gente, daje”, ha scritto verso le 12 di domenica, quando i primi segnali di partecipazione nutrita iniziavano a dare la carica al partito del Nazareno. L’esperienza sembra essere piaciuta tanto all’illustre militante, che sul suo profilo Twitter definisce “bellissima” la “giornata da scrutatore al gazebo delle primarie Pd di piazza del popolo, fila ininterrotta dalle 8 di mattina. C’è un grande popolo”. Calenda è rimasto fino alla fine delle operazioni di voto, testimoniata dalla foto finale della “squadra di piazza del Popolo”. E la sua presenza ha sicuramente aiutato la partecipazione. Lo dimostrano i commenti dei cittadini: “Bella, però, sta cosa. Me piacciono i politici che scendono dal piedistallo…”.
