La quiete dopo la tempesta. A conclusione della campagna elettorale la tregua fissata per la battaglia tra Berlusconi e la magistratura è finita e i guai giudiziari per l’ex premier hanno ribussato, come e più di prima e metterlo ancora sotto pressione sono il procedimento d’appello per i diritti tv Mediaset e quello di primo grado sul caso Ruby e l’inchiesta sulla compravendita di senatori che lo vede insieme a De Gregorio e a Laviotola, imputati a Napoli per corruzione e finanziamento illecito ai partiti. Tre filoni, tre inchieste che stanno mettendo a dura prova il Cavaliere. Oggi gli eletti del Pdl si sono recati in Tribunale a Milano e si sono fermati fuori l’aula del processo Ruby per protestare contro i magistrati che si stanno ‘accanendo’ contro Silvio Berlusconi. “Quello che sta accadendo è contro i principi della democrazia, vogliono eliminare Berlusconi per via giudiziaria”. Queste le parole del segretario del Pdl, Angelino Alfano, a margine dell’incontro con gli eletti del partito. “Valutiamo di non partecipare alle prime sedute del Parlamento – ha ancora dichiarato il delfino del Cav – perché quello che sta accadendo è contro i principi della democrazia e delle istituzioni repubblicane che il Pdl ha sempre rispettato”. “Inoltre – sottolinea il segretario del Pdl – noi abbiamo un interlocutore di cui ci fidiamo, che è il presidente della Repubblica e del Csm, Napolitano a cui affidiamo la nostra preoccupazione per questa emergenza democratica”.
L’ex ministro Sacconi non è d’accordo a desertare la seduta. L’ipotesi di arroccare il Pdl sull’Aventino non piace all’ex ministro Sacconi. “Sono contrario ad abbandonare il Parlamento – ha scritto su Twitter – perché lì si difende la democrazia”. Ma Alfano ha ribadito per l’ennesima volta il concetto: “ Stanno tentando di eliminare per via giudiziaria Silvio Berlusconi. E’ uno scandalo ed io sono personalmente scandalizzato per le questioni giudiziarie. A gennaio – ha sottolineato ancora il segretario del Pdl – tutti pronosticavano la fine politica di Berlusconi. Ora l’accelerazione giudiziaria vuole portare a termine la cosa. Volevano eliminarci. Non ce l’hanno fatta con le elezioni e ora vogliono eliminare il nostro leader per via giudiziaria. Vogliono riscrivere per via giudiziaria 20 anni di storia. Si illude chi pensa di salvarsi da solo da questa ignominia”.
I deputati e i senatori hanno lascito il Palazzo di Giustizia. I parlamentari del Pdl, capeggiati da Angelino Alfano, che erano entrati al primo piano del Tribunale di Milano dove si trova l’aula del processo sul caso Ruby, hanno lasciato il Palazzo di Giustizia. L’aula dove si svolge il processo è chiusa in attesa che i giudici terminino la camera di consiglio e decidano se le condizioni fisiche dell’ex presidente del consiglio siano un legittimo impedimento assoluto per non proseguire l’udienza di oggi.