Pdl Lazio, Finanza in sede Regione. Fiorito ai pm:“Polverini sapeva tutto”

Dopo l’onorevole Bertolini, anche Fiorito accusa la Polverini. Secondo l’ex capogruppo del Pdl , la presidente del partito in Lazio “non poteva non sapere  poiché si trattava di una decisione di cui la giunta prendeva atto, dichiara l’indagato, nello specifico dell’accordo di ripartizione dei fondi assegnati ai gruppi dall’ufficio di presidenza”.

 

 

Un sistema di ripartizione che, stando a quanto dichiara Fiorito, prevedeva  un accordo di ripartizione dei fondi tra tutti i gruppi del consiglio regionale in funzione della loro consistenza politica ed inoltre, l’assegnazione di 100 mila euro l’anno a ciascun consigliere per finalità politiche. Allo stesso tempo un patto tacito  all’interno del Pdl consentiva di raddoppiare o triplicare tale assegnazione a seconda degli incarichi ricoperti.

 

 

Guardia di Finanza in sede regione Lazio. Ancora problemi per il Pdl in Lazio. Da questa mattina, infatti, gli investigatori della Guardia di Finanza sono nella sede del Consiglio regionale del Lazio, alla Pisana, per ascoltare alcune persone. Starebbero cercando riscontri alle parole e alle carte depositate da Franco Fiorito. La Polverini, intanto, replica alle indiscrezioni delle ultime ore, che la vogliono prossima alle dimissioni. “Lasciare il mio incarico? Qualcuno parla al posto mio, domani si riunisce il consiglio, poi vediamo”, ha detto la presidente della Regione Lazio Renata Polverini uscendo di casa “per recarmi dal medico”, ha precisato. “Ho condizionato il mio impegno al consiglio, non sono disposta a pagare le colpe di altri”, ha aggiunto. “Io sono una persona onesta, non ho mai rubato nulla e respingo scenari raccapriccianti”, ha detto Polverini. “Di questa classe politica ne faccio parte ma ne voglio uscire bene”, ha aggiunto e replicando a chi le chiedeva una candidatura da premier ha risposto: “Ma per carità”. Tuttavia il responso sul suo futuro lavorativo, la Polverini lo darà non prima di domani, giorno in cui l’aula della Pisana varerà i tagli e la riduzione dei costi della politica tentando un colpo di coda moralizzatore che spazzi via l’immagine sbattuta sui giornali di una Regione “ostriche,champagne e toga party”. Quindi la Presidente domani potrebbe presentarsi già dimissionaria.

E i politici, in merito si dividono. Nicola Zingaretti, presidente della Provincia di Roma, ha scritto su Twitter che  “c’é una sola cosa da fare: tutti a casa”.

Intanto dopo il pressing di Berlusconi per non farla dimettere, anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno le manda un messaggio di sostegno: “Io la invito a non dimettersi, a tenere duro e a fare pulizia”. Intanto il segretario del Pdl Angelino Alfano ha convocato per martedi’ 25 settembre i capigruppo e i vice capigruppo di tutti i Consigli regionali d’Italia perché non accada mai più quello che è accaduto nel Lazio”.

 

 

Battistoni si dimette. Francesco Battistoni, il capogruppo Pdl alla Regione Lazio, si è dimesso dopo avere incontrato i vertici del Partito di via dell’Umiltà. Alcune fonti hanno precisato che si tratta di dimissioni “irrevocabili”.

 

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