Sei anni e sei mesi di reclusione. Questa la pena per l’ex deputato siciliano Alberto Acierno accusato di peculato. Ad emettere la sentenza, i giudici del del Tribunale di Palermo dopo quasi tre ore di camera di consiglio. Il pm Sergio Demontis, al termine della requisitoria, nella scorsa udienza aveva chiesto la condanna a sei anni di carcere per Acierno. Secondo l’accusa l’ex deputato di Forza Italia, quando era direttore generale della Fondazione Federico II avrebbe utilizzato due carte di credito della Fondazione per fini personali per un importo di quasi 60.000 euro. Alberto Acierno, che non ha sempre negato di essere responsabile dei reati che gli venivano contestati, avrebbe utilizzato i soldi pubblici per giocare al casino on line, per viaggi ai Tropici, ma anche per fare il pieno alla sua barca durante le vacanze alle isole Eolie. Il Tribunale, presieduto da Vittorio Alcamo, ha condannato Acierno anche a pagare 102 mila euro a favore della Fondazione Federico II e a 42 mila euro per l’Ars, parti civili, entrambi erano rappresentati dall’avvocato Enrico Sanseverino. Il Presidente del Tribunale Vittorio Alcamo ha, inoltre, annunciato la trasmissione degli atti alla Procura per procedere per calunnia nei confronti dello stesso imputato Alberto Acierno contro l’ex Presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Micciché. Acierno, al momento della lettura, non era presente in aula.
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