Un arresto e una denuncia: è il bilancio dell’operazione anti-pedopornografia condotta dalla condotta dalla polizia postale del Lazio e del Friuli Venezia Giulia, sotto il coordinamento delle Procure di Roma e Trieste. Tutto è nato da una segnalazione relativa a numerosi episodi di scambio di materiale pedopornografico avvenuti su una nota piattaforma di messaggistica istantanea: le indagini effettuate dagli specialisti della polizia postale hanno portato a individuare due individui, entrambi residenti in Lazio, che inviavano e ricevevano numerosi video con bambine seviziate e costrette a subire violenze di natura sessuale da parte di adulti.
Stamattina sono scattate le perquisizioni che hanno portato alla scoperta di un ingente quantitativo di materiale pedopornografico riconducibile a un uomo che solo poche ore prima aveva scaricato gli ultimi file di natura illecita: per lui è scattato l’arresto in flagranza di reato e ora si trova ai domiciliari nella sua abitazione della Capitale. Gli sono state sequestrati 2 smartphone, 1 hard disk, un tablet e uno spazio di archiviazione virtuale che ora saranno analizzati dagli inquirenti. Un altro uomo, residente nel Viterbese, è invece stato denunciato a piede libero.