Una sorta di maledizione quella che si è abbattuta su Pelmo, la montagna che ha causato la morte dei due soccorritori alpini. Ed infatti anche oggi continuano le frane, gli esperti ne contano 30. E le scariche di sassi e rocce, non consentono a chi e’ impegnato nelle ricerche di avvicinarsi al ghiaione dove si trovano le salme. Il rischio per le squadre del Soccorso alpino che da ieri stazionano sotto il ghiaione e’ dunque ancora elevato.
Riprova
Astapiana, primo parco bioenergetico del Sud Italia: il potere della green therapy
Vico Equense. “Da alcuni decenni molte ricerche che integrano biologia, medicina e fisica hanno dimostrato …